Coronavirus: “Dal 21 maggio riparte la produzione della Fiat di Melfi; Regione Basilicata garantisca sicurezza lavoratori nel tragitto casa-lavoro”

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“Dopo la sospensione delle produzioni ed il blocco totale delle attività produttive dovute alla terribile pandemia da Covid 19, il giorno 21 Maggio lo stabilimento FCA di Melfi riapre finalmente i battenti. Dopo i primi segnali di ripresa dello stabilimento che nei giorni scorsi ha visto rientrare a lavoro circa 500 lavoratori, l’azienda ha comunicato alle organizzazioni sindacali il riavvio delle linee di produzione di Jeep Renegade, Fiat 500 X e Compass.

La ripresa delle produzioni a Melfi dopo la sottoscrizione del protocollo sulle linee anti contagio, rappresenta un tassello importante e necessario per i lavoratori di San Nicola di Melfi, fondamentale per la regione Basilicata ma anche per tutto il Mezzogiorno perché crea le condizioni di sviluppo industriale per la crescita e lo sviluppo del Sud.

Bisognerà monitorare costantemente i volumi produttivi, dopo i risultati disastrosi del mercato dell’auto in Italia che nel mese di Aprile ha registrato -97% con solo 4725 autovetture immatricolate anche per effetto della chiusura di tutte le concessionarie”.
Lo scrivono, in una nota congiunta, il coordinatore Nazionale Fim Cisl Automotive Raffaele Apetino e il segretario generale Fm Cisl Basilicata Gerardo Evangelista.

“Giudichiamo positiva la ripartenza di Fca a Melfi – proseguono i sindacalisti – perchè metterà in moto tutta la filiera dell’indotto che consentirà il rientro a lavoro delle maestranze di tutto il comprensorio industriale Lucano. Tuttavia, in questo scenario è necessario che il Governo non faccia la parte dello spettatore non pagante ma anzi si attivi già da subito cosi come stanno facendo altri paesi europei con misure specifiche a sostegno della filiera dell’auto, affinchè settori strategici come quello dell’automotive, che pesa per il 7% del Pil Nazionale e che dà lavoro ad oltre 278 mila persone.

Ora è necessario che la Regione Basilicata intervengano subito sul tema trasporti e soprattutto si assuma la responsabilità di garantire in tutta sicurezza il rientro di migliaia di lavoratori in fabbrica, perché non è possibile che negli autobus i lavoratori siano esposti al rischio contagio dopo che in Fca abbiamo condiviso e attuato un protocollo che prevede misure molto rigide a tutela dei lavoratori per evitare contagi da coronavirus. I lavoratori di Fca insieme a quelli dell’Indotto vinceranno anche questa scommessa, la strada è tutta in salita ma di sicuro saranno capaci di superare qualsiasi ostacolo per arrivare a produrre in Italia a Melfi le nuove Jeep Renegade, Jeep Compass e le versioni Ibride 4xe”.

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