Verso il centro di riabilitazione specialistica a Tinchi

Ospedale di Tinchi

E’ scattata la seconda fase del progetto di istituzione di un centro di riabilitazione ortopedica, pneumologica e cardiologica all’Ospedale di Tinchi.

Con specifico provvedimento il Direttore Generale Rocco Maglietta ha costituito in giornata la Commissione di esperti interni chiamati a valutare le quattro proposte pervenute all’Azienda da parte di altrettanti operatori economici che hanno manifestato interesse all’avviso esplorativo indetto nei mesi scorsi.

La Asm aveva infatti avviato un’indagine di mercato per verificare l’interesse di centri specializzati a gestire l’istituendo centro di riabilitazione ortopedica, pneumologica e cardiologica dell’ospedale.

Entro la scadenza del dieci agosto sono arrivate quattro manifestazioni di interesse con specifiche proposte che saranno valutate dalla Commissione interna, che riferirà poi alla Direzione Generale ai fini della successiva procedura ad evidenza pubblica.

Nel frattempo prosegue in collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata la verifica delle condizioni di staticità di alcuni complessi edilizi dello stesso nosocomio.

“La riconversione dell’ospedale di Tinchi –ha dichiarato il Direttore Generale Rocco Maglietta- è nostro obiettivo prioritario, perché è indispensabile attribuirgli un ruolo peculiare ed una valenza di forte attrattività sanitaria.

La istituzione di un centro di elevata specializzazione –ha concluso- va in questa direzione, poiché disegna per Tinchi un profilo peculiare in grado da trasformarlo in polo di riferimento regionale ed interregionale”.

E sulla questione interviene il Comitato in difesa dell’Ospedale di Tinchi.

“Finalmente – prosegue la nota – sappiamo il numero di quanti hanno risposto al bando.

L’Avviso esplorativo era finalizzato esclusivamente ad acquisire le manifestazioni di interesse da parte dei privati in modo non vincolante per l’Asm.

“Eventualmente si procederà, ai sensi dell’art 278 del D P R 207/ 2O1O e dell’art.30 del D.Lgs.163/2006 e s.m.i., all’espletamento di gara informale per la scelta del concessionario”.

L’Avviso Esplorativo fu approvato con delibera n. 1139 del 10.12.2012 con scadenza al 10 Maggio 2013, poi prorogata al 10 Agosto.

C’è voluto quasi un mese per far decidere la Direzione Generale dell’Asm a nominare la Commissione Esaminatrice.

Eppure hanno avuto dieci mesi di tempo nei quali potevano già nominarla e un altro mese dopo la scadenza del bando.

C’è voluto un comunicato di protesta del Comitato Difesa Ospedale con il quale è stato denunciato “lo scandaloso silenzio” dell’Asm.

Forse il nostro comunicato li ha finalmente costretti ad accelerare, ma solo per nominare una commissione.

Chissà quanto tempo ancora dovrà passare.

Ma per i politici regionali e per i direttori basta per arrivare alle elezioni regionali e dire che a Tinchi si sta lavorando per realizzare un centro di riabilitazione ortopedico e cardiopolmonare.

Ma i tempi sono lunghi e non vi è nessuna certezza visto il “non vincolante per l’Ente” ben evidenziato nella delibera e visto la mancanza assoluta di comunicazione da parte della dirigenza dell’Asm che continua con uno scandaloso  silenzio sulla relazione consegnata dal professor Masi dell’Università di Basilicata sulla presunta “instabilità” del Terzo Piano.

Per il dottor Maglietta non c’è nessuna necessità di far sapere ai cittadini dell’esito dei rilievi, dei carotaggi, delle prove effettuate sulle strutture in cemento armato effettuate presso l’Ospedale di Tinchi.

Il Comitato Difesa Ospedale invita tutti i cittadini a verificare di persona i pilastri nelle parti messe a nudo dalle verifiche.

Sono ancora scoperti infatti i punti in cui sono stati effettuati i rilievi.

A verificare di persona per verificare ad occhio la quantità impressionante di cemento e di ferro che rendono la struttura di Tinchi eccellente dal punto di vista statico.

E sarebbe opportuno che lo facessero anche i nostri amministratori che ancora nulla hanno da dire riguardo alle falsità contenute nelle delibere dell’Asm, sulla presunta mancanza degli atti conservati presso il comune, sulla presenza del Terzo Piano nel progetto dell’Ingegner Vinciguerra e via mentendo”.

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