Terre Joniche prosegue la mobilitazione


Proseguono le iniziative messe in campo dal comitato in difesa delle Terre Joniche.
Domenica mattina i rappresentanti del comitato si sono spostati a Policoro, dove in piazza Heraclea hanno incontrato i sei candidati sindaci per invitarli a sottoscrivere un atto concreto, una semplice dichiarazione ed un appello rivolto ai due Commissari straordinari per lAlluvione, Vito De Filippo e Nichi Vendola.
Tra le richiesteprevenire nuovi disastri ambientali legati alla scorretta gestione del territorio e favorire una forte azione di messa in sicurezza; riconoscere e soddisfare il diritto ai ristori per quanti sono stati direttamente colpiti dall’alluvionedel marzo 2011, attraverso un’anticipazione dei fondi.
Intanto Gianni Fabbris e Domenico Prencepe continuano lo sciopero della fame, avviato quattro giorni fa, mentre lunedì sera è in programma una nuova assemblea del Comitato per stabilire le prossime iniziative da mettere in campo.
E sulla questione, lunedì mattina c’è stato un incontro in Regione tra il vicecommissario vicario, Agatino Mancusi, e i rappresentanti del Comitato.
“Un’azione amministrava per garantire una prima rapida anticipazione dei danni subiti dalle aziende agricole del Metapontino a seguito dell’alluvione del marzo del 2011, prendendo a riferimento il censimento stilato dal Dipartimento Agricoltura.

E’ questa l’ipotesi condivisa al termine dell’incontro.
“La Regione – ha assicurato Mancusi – ha finora tenuto fede agli impegni assunti nelle scorse settimane con il Comitato Terre Ioniche, completando tutti gli adempimenti previsti dalla prima Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri. 
Mercoledì prossimo – ha aggiunto Mancusi – incontrerò il presidente De Filippo e il direttore Nardozza, per decidere modalità operative e crono programma delle azioni future che la Regione Basilicata, recependo le osservazioni del Comitato Terre Joniche, metterà rapidamente in campo per garantire una prima rapida anticipazione dei danni subiti dalle aziende agricole del Metapontino con l’alluvione del marzo 2011”.

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