“Scelte urgenti e radicali per mettere in sicurezza la Basentana e le altre strade lucane”

Le due automobili coinvolte nell'incidente che è costato la vita a quattro giovani, tre uomini e una donna, sulla strada statale Basentana, nei pressi di Pisticci (Matera), 4 aprile 2018. ANSA/TONY VECE

Numerosi i messaggi di cordoglio e i commenti a seguito del tragico incidente stradale verificatosi mercoledì notte sulla statale Basentana all’altezza di Pisticci scalo, spezzando la vita di quattro giovani di Ferrandina e Tricarico.

“L’ennesimo grave incidente stradale sulla Basentana denuncia in maniera drammatica lo stato fatiscente del nostro sistema infrastrutturale e la carenza di investimenti per rendere più sicure e moderne le strade lucane”.
È quanto dichiarano il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, e il segretario della sezione Cisl di Ferrandina, Antonio Siati.
“Il tributo di sangue pagato sulla principale arteria stradale della regione – continuano i due sindacalisti della Cisl – impone scelte radicali e non rinviabili da parte di Anas e Regione per la messa in sicurezza dei tratti più pericolosi, attualmente privi dei più elementari presidi di sicurezza.
In circa tre anni, nel tratto tra lo scalo ferroviario di Grassano e Metaponto, vale a dire il tratto privo di spartitraffico, si sono verificati decine di incidenti con esito mortale. Un’intera comunità, quella di Ferrandina, ha pagato un tributo altissimo con ben dieci vittime.
Non dissimile sono i numeri dell’altra grande arteria stradale della regione, la Potenza-Melfi, anch’essa teatro nel corso degli anni di numerosi incidenti mortali. Negli stessi anni la classe dirigente di questa regione ha preferito dirottare l’attenzione su opere sulla cui realizzazione e utilità è lecito nutrire dei dubbi, mentre la viabilità regionale, sia i principali assi di collegamento che le strade interne, cadevano letteralmente a pezzi, come dimostra l’annosa vicenda della Sicignano-Potenza o la sostanziale impraticabilità di molte strade provinciali”.
Per Gambardella e Siati “sulle infrastrutture si è programmato poco e male senza tenere in considerazioni le priorità e le situazioni di maggiore emergenza. L’auspicio che facciamo a tutta la comunità lucana – concludono i due esponenti della Cisl – è che questo ennesimo tributo di sangue serva a scuotere la coscienza di chi, a vari livelli, è stato delegato ad amministrare la cosa pubblica e a ricercare le necessarie interlocuzioni nazionali per fare della viabilità lucana e della sua messa in sicurezza una questione di rilievo nazionale”.

“Intendiamo ancora evidenziare lo stato pietoso in cui versa la Basentana (l’unica arteria che collega il capoluogo di regione alla Puglia ed alla Campania), ribadendo quanto da anni l’Ugl da sempre denuncia”.

Lo afferma, in un comunicato stampa, Giuseppe Giordano, segretario provinciale Ugl Matera.

“La Basentana – scrive Giordano – si sviluppa interamente in Basilicata e  rappresenta un’arteria stradale fondamentale per la viabilità regionale. Il tracciato ha un’estensione di 100 km e si presenta a due carreggiate, con due corsie per ogni senso di marcia (con spartitraffico solo nel tratto ricadente nella provincia di Potenza).  L’itinerario è caratterizzato da curve molto pericolose e ciò limita fortemente i livelli di sicurezza e la velocità di marcia. Ciò che preoccupa maggiormente è lo stato di totale abbandono di tutte le strade lucane. Tutto quanto deve servirci a riflettere su una questione che rimbalza alla cronaca solo in occasione di eventi tragici: la mancanza di sicurezza delle strade della Basilicata. Apriamo una riflessione a riguardo. Le strade, risultano inadeguate nella sicurezza, complicate nel percorso, carenti nella segnaletica. Ci sono tratti stradali  che risultano strozzati e mortificati da un sistema viario che rivela la sua pericolosità periodicamente e spesso, con eventi luttuosi come questo. E’ il caso di parlarne”.

“Un’altra tragedia sulla strada Basentana che colpisce l’intera comunità di Basilicata – scrive l’ex parlamentare lucano Cosimo Latronico (Noi con l’Italia) – Dolore e sgomento che si aggiungono a quelli patiti in tante altre circostanze. Possibile che la sicurezza di quella strada, l’urgenza di un intervento che ho numerose volete sollecitato in Parlamento impegnando il governo ad agire tramite l’Anas, non debba trovare ancora risposte concerete? Uno spartitraffico ed alcune misure sui punti più critici renderebbero il transito più sicuro. Spero ed auguro che sia l’ultimo incidente e che da domani si dichiari la somma urgenza delle opere e degli interventi. L’Anas ed il Governo non si possono continuare a nascondere dietro procedure interminabili”.

Foto Ansa – Tony Vece (inviata da G. Giordano)

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