La Coldiretti Basilicata contro contraffazione olio d’oliva

quarto-456x262Anche la Coldiretti di Basilicata ha partecipato alla campagna contro la contraffazione dell’olio extravergine d’oliva per favorire il Made in Italy e la certezza dell’origine dei prodotti.

Funzionari dell’Organizzazione agricola hanno setacciato gli scaffali di negozi e supermercati lucani che espongono bottiglie con marchio italiano (ma che di Made in Italy probabilmente hanno ben poco) raccogliendo campioni che saranno analizzati in laboratori pubblici per verificare se le effettive qualità chimiche e organolettiche coincidono con quelle riportate in etichetta. Nel caso fossero riscontrate anomalie (superamento di determinati valori che farebbero sospettare contraffazioni, esempio la presenza di oli stranieri, spesso deodorati, manipolati chimicamente, colorati con la clorofilla, ecc.) scatteranno subito le segnalazioni alle autorità di controllo, che, grazie all’entrata in vigore della nuova legge, devono intervenire con ispezioni e analisi documentali nelle aziende coinvolte.

L’olio di oliva è praticamente presente sulle tavole di tutti gli italiani e il nostro Paese è il secondo produttore mondiale (oltre mezzo milione di tonnellate e un fatturato stimato in 2 miliardi di euro) ma anche il primo importatore mondiale di olio, soprattutto proveniente dalla Spagna, dalla Grecia e dalla Tunisia, motivo questo del crollo dei prezzi (nel 2012 un -19%,  con un calo della produzione del 6%).

Secondo dati del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, la produzione regionale di olio di oliva è circa 100.000 quintali, per un controvalore di circa 60 milioni di euro; 30 mila gli ettari investiti soprattutto in piccoli appezzamenti. La Basilicata vanta anche la DOP Olio Extravergine di oliva “Vulture”, mentre è in via di riconoscimento l’Olio Extravergine di Oliva Majatica.

Tante le novità previste dalla legge salva-olio, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 31 gennaio scorso, tra le quali l’introduzione in etichetta del termine minimo di conservazione a 18 mesi dalla data di imbottigliamento, il riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo che consentono di smascherare i furbetti dell’extravergine, la fissazione di sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi, l’estensione del reato di contraffazione di indicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull’origine, l’introduzione di sanzioni aggiuntive come l’interdizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli, il rafforzamento dei metodi investigativi con le intercettazioni, fino   al diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali.

Il Presidente della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto ha affermato che “La legge salva-olio va applicata, al fine di tutelare i veri produttori di olio extravergine di oliva italiani rispetto alle tante aziende che spacciano oli stranieri, spesso extracomunitari, come italiani. Bisogna scrivere la parola fine agli inganni, alle truffe ed alle anomalie del mercato dell’olio in Italia, ed il piano dei controlli a cui anche la Coldiretti lucana ha partecipato aiuterà a scovare e denunciare le contraffazioni a danno dei veri produttori e dei consumatori, spesso ignari di ciò che acquistano”.

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