Ilva: anche "No Scorie Trisaia" alla manifestazione di Taranto

Anche l’associazione metapontina “No Scorie Trisaia”, da anni impegnata in diverse battaglie contro il nucleare e a favore dell’ambiente, insieme ad altre associazioni del territorio jonico lucano, ha partecipato, a Taranto, alla manifestazione pro giustizia e salute, organizzata nel capoluogo jonico in occasione della visita dei ministri Corrado Passera e Corrado Clini legata alla vertenza Ilva.
Saremo presenti – scrive il presidente di “No Scorie Trisaia”, Felice Santarcangelo, in una nota – a fianco dei cittadini di Taranto, delle mamme, delle associazioni e degli operai che cercano legalità, giustizia, salute, tutela dell’ambiente e un futuro migliore senza ricatti sulla propria esistenza.
Siamo vicini alla magistratura che finalmente, dopo anni di silenzi, darà giustizia a tutti quei cittadini che in nome dell’acciaio hanno pagato a caro prezzo e con la propria salute  la convivenza con la fabbrica.
Le azioni pro-Ilva salva fabbrica che cercheranno  di mettere in campo  i ministri Passera e Clini, i partiti politici e le istituzioni non possono giustificare una fabbrica  che in passato ha inquinato e che  costituisce  pericolo per gli operai e per i cittadini.
Ne possono essere sempre  e solo i cittadini a pagare i costi ambientali e  sulla salute, ognuno si deve assumere le proprie responsabilità.
E’ colpa  di quelle istituzioni, dei sindacati e di chi poteva fare qualcosa e non l’ha fatto  se siamo arrivati a questo punto, si poteva intervenire nel tempo e per tempo.
Non ci sono scuse e non si può tergiversare con dati, monitoraggi e buone intenzioni, come sta accadendo proprio per l’acqua della Basilicata minacciata dalle estrazioni petrolifere, acqua che per ironia della sorte, finisce anche nelle case dei tarantini.
In Italia purtroppo non esiste solo il caso Taranto e il caso Ilva, in Italia per evitare i siti inquinati d’interesse nazionale per l’inquinamento ci sarebbe sempre bisogno di un buon magistrato e soprattutto di governo che promuova industrie meno inquinanti con leggi a favore della salute e dell’ambiente”.
Le associazioni del Metapontino hanno sfilato nel corteo con il loro manifesto “Il Sud non è in vendita”.

Foto Facebook.

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