“Non ci stiamo…ma ci siamo”.
Questo lo slogan che campeggiava sullo striscione che ha aperto la fiaccolata di solidarietà, svoltasi a Scanzano Jonico per dire “basta” agli episodi dolosi accaduti nelle scorse settimane nel centro metapontino.
E oltre mille le persone, provenienti da tutta l’area jonica, che hanno sfilato per le strade di Scanzano, un gesto forte con un duplice significato: vicinanza per chi è stato vittima degli incendi e, allo stesso tempo, protesta contro questi atti che turbano la tranquillità dell’intero Metapontino.
La marcia, svoltasi in un silenzio più “rumoroso” di mille parole, è stata organizzata dalle comunità parrocchiali scanzanesi Maria Santissima Annunziata e San Giulio, guidate da don Antonio Polidoro e don Mark Antony Stanislaus, in prima fila insieme ad altri sacerdoti del territorio: don Carlo Ferrarotti e don Antonio Mauri di Policoro, don Massimo Ferraiulo di Montalbano, don Basilio Gavazzeni, presidente della fondazione antiusura “Monsignor Cavalla” e don Filippo Lombardi, già parroco di Scanzano nel periodo della protesta contro il deposito unico delle scorie nucleari.
Non sono mancati anche esponenti del mondo politico: tra questi il sindaco Salvatore Iacobellis e tutti i consiglieri comunali di Scanzano; il primo cittadino di Montalbano Jonico, Enzo De Vincenzis: il vicesindaco di Policoro, Mary Padula, e i senatori Filippo Bubbico, Carlo Chiurazzi e Cosimo Latronico.
La fiaccolata è partita dalla piazza antistante la chiesa di Maria Santissima Annunziata per poi attraversare le vie principali del centro jonico, da via Nenni a via Morlino, nella zona 167, e finire in piazza Aldo Moro, dove gli organizzatori hanno ringraziato tutti i partecipanti per la sensibilità e la vicinanza mostrata verso chi ha dovuto subire atti criminosi che hanno messo a rischio attività lavorative costruite in una vita.
E infine una frase di don Pino Puglisi, il sacerdote assassinato a Palermo nel 1993 dalla mafia: “Se ognuno di noi fa qualcosa, insieme possiamo fare molto”.
Un invito che la gente del Metapontino ha raccolto già domenica sera, dando un segno forte di civiltà e unità contro i responsabili degli incendi e degli altri gesti crimosi che, negli ultimi mesi, hanno turbato la costa jonica lucana.