Coronavirus: “il sistema sanitario lucano ha funzionato”

Leone e Esposito

“Il nostro sistema sanitario ha funzionato, l’unico paziente lucano positivo al coronavirus è stato subito individuato e sono state attivate in maniera adeguata le misure previste nel percorso dedicato all’emergenza”.

È quanto ha dichiarato martedì mattina l’assessore regionale alla Salute, Rocco Leone, incontrando i giornalisti nella sede della Regione assieme al direttore generale del dipartimento Politiche della persona, Ernesto Esposito.

Prima di rivolgere un appello ai giornalisti, affinché su questo tema si informino i cittadini correttamente per evitare allarmismi ingiustificati, Leone ha sottolineato che “dobbiamo essere tutti maturi nella gestione di questa emergenza, perché come si può vedere non è sempre necessario il ricovero. Nella maggior parte dei casi, il paziente resta a casa per qualche giorno con un’influenza un po’ più pesante. Se andiamo a vedere i decessi, in Italia non ci sono stati morti per il coronavirus ma con il coronavirus, quindi a causa complicanze in soggetti con altre problematiche sanitarie”.

Il direttore generale Esposito ha spiegato che la Basilicata dispone di 49 posti letto di terapia intensiva, 1 ogni 11.500 residenti, numero superiore rispetto alla media nazionale che si attesta a 1 ogni a 12.500, e che all’occorrenza possono diventare 57, poi si è soffermato sul percorso compiuto dal quarantaseienne di Trecchina, in pullman dalla provincia di Brescia fino al rientro in Basilicata lo scorso 27 febbraio.

“Il giorno dopo l’arrivo – ha detto il direttore generale – si è messo in contatto con il reparto di malattie infettive dell’ospedale San Carlo perché presentava una lieve sintomatologia. Il reparto lo ha dirottato sul sistema di igiene e sanità pubblica territorialmente competente e da quel momento è partita la sorveglianza attiva del paziente. I sintomi – ha proseguito – sono rimasti sempre lievi, ma considerata la persistenza degli stessi i medici del servizio di igiene e sanità pubblica hanno ritenuto opportuno effettuare il tampone. Il paziente è in quarantena dal momento del rientro in Basilicata e non ha mai avuto contatti al di fuori della sua abitazione, dove convive con la madre, anche lei a casa per altri motivi di salute. L’unico contatto lo hanno avuto con una persona, al momento sotto controllo, che ha portato ai due la spesa a domicilio”.

Intanto in Basilicata sono arrivate cinquemila mascherine Fp3 che verranno distribuite in prevalenza sul territorio per i medici di medicina generale e i medici di continuità assistenziale, il resto negli ospedali. Inoltre, in mattinata sono stati eseguiti 5 tamponi, che si aggiungono ai 42 dei giorni scorsi, e nel pomeriggio si attendono i risultati di laboratorio.

In queste ore il dipartimento regionale – che ha chiesto e ottenuto dall’impresa di trasporto la lista dei passeggeri presenti sul pullman – sta contattando i servizi di igiene e sanità dei territori potenzialmente interessati per trasferire i nominativi dei soggetti che viaggiavano assieme al cittadino lucano.

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