Alluvione: Comitato Terre Joniche annuncia nuove manifestazioni

fabbris novembreIl Comitato per la Difesa delle Terre Joniche annuncia una nuova mobilitazione per l’entrata in vigore della legge di stabilità per il 2013 “che – spiega il portavoce Gianni Fabbris – finanzia con 105 milioni di Euro tutte le alluvioni che hanno colpito diversi territori regionali italiani tranne che la Puglia e Basilicata”.
L’assemblea ha stabilito di: inviare una lettera di richiesta di intervento urgente a tutti i segretari regionali dei partiti che in parlamento hanno votato “l’emendamento beffa” perchè dicano come rimedieranno a quanto accaduto; realizzare un manifesto perché sia affisso in tutti i paesi di Basilicata e nella provincia di Taranto e degli altri paesi pugliesi alluvionati, con i nomi dei parlamentari che hanno votato il provvedimento e i simboli dei loro partiti. Da mercoledì 9 gennaio partirà una sottoscrizione rivolta a tutti i cittadini lucani e pugliesi, che durerà dieci giorni. “Se entro i dieci giorni di preparazione si sarà trovata una soluzione (ovvero saranno date certezze di reintegro delle condizioni di finanziamento dei bisogni necessari a risolvere i problemi aperti in Puglia e Basilicata) – fa sapere Fabbris – sospenderemo la pubblicazione e l’affissione del manifesto con le conseguenti iniziative politiche e di mobilitazione, altrimenti ci impegniamo a produrre il massimo sforzo che non mancherà di attraversare tutta la campagna elettorale”.
Il comitato, inoltre, “sollecita ai due Presidenti di Regione, De Filippo e Vendola, il massimo dell’iniziativa per risolvere il problema aperto dal voto parlamentare” e “prende atto con soddisfazione della prima presa di posizione del presidente De Filippo che nella conferenza stampa di inizio anno ha espresso “stupore e indignazione” ed ha annunciato ‘forti iniziative anche clamorose nei prossimi giorni’. Infine l’assemblea ha dato mandato al gruppo di coordinamento “perchè intensifichi i contatti con la Regione Puglia perchè il Presidente Vendola assuma impegni immediati e forti”.

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