Tinchi: la lettera aperta del sindaco Leone non piace al Comitato


Con una lettera aperta, indirizzata tra gli altri al ministro alla Salute, Balduzzi, al presidente della Regione Basilicata De Filippo, e all’assessore regionale Martorano, il sindaco di Policoro, Rocco Leone, ha chiesto nuovamente il trasferimento del reparto dialisi dall’ospedale di Tinchi a quello di Policoro.
Una richiesta legata alla presenza, nel nosocomio policorese, del reparto di Rianimazione.
Apprendo dagli organi di informazione – scrive Leone – della triste quanto assurda notizia della morte di un’anziana donna mentre effettuava la dialisi presso il Centro di Tinchi di Pisticci; la donna è morta in quanto non sarebbe stato possibile rianimarla, in assenza del Reparto di Rianimazione, a seguito di un arresto cardiaco.
Lungi da me qualsiasi intento di strumentalizzazione di questa tragica vicenda che, anzi, mi vede solidale e partecipe al dolore che ha colpito la famiglia della signora residente nella vicina Scanzano Jonico; mi preme però sottolineare che da anni mi sto occupando della questione dializzati, in quanto medico ed attento conoscitore della materia.
La richiesta di trasferimento del Reparto di Dialisi da Tinchi di Pisticci a Policoro dove è funzionante un ottimo Reparto di Rianimazione, richiesta tra l’altro esplicitata in tutte le sedi istituzionali, non è stata strumentalizzata per meri scopi politici o campanilistici, ma è stata effettuata con l’unico intento di salvaguardare la salute di coloro affetti da nefropatia cronica, purtroppo assai numerosi sul territorio lucano.
Ho addirittura chiesto un incontro urgente sia al Direttore dell’Azienda Sanitaria di Matera che all’assessore Martorano al fine di dare risposte concrete ai cittadini, ma purtroppo, nonostante le numerose sollecitazioni, ad oggi nessuna risoluzione fattiva è stata messa in campo e queste sono le drammatiche conseguenze.
Troppo spesso la politica dimentica il vero ruolo di portavoce delle istanze e delle esigenze dei cittadini e ricorda di dare priorità solo a inopportuni equilibri tra partiti, in una logica che allontana sempre più la politica alla reale vita, alle reali esigenze del proprio territorio.
Ribadisco, non si tratta di logiche campanilistiche, ma di oggettive considerazioni che tutte le istituzioni richiamate in indirizzo, ognuno per propria competenza, conoscono bene: una dialisi senza Rianimazione è un rischio quotidiano per i tantissimi pazienti che si recano a Tinchi, presidio ospedaliero senza Rianimazione.
Spostare la Dialisi a Policoro, che ha una Rianimazione efficiente, darebbe ossigeno ai tanti che devono sopportare le distanze chilometriche per curarsi garantendo loro cure adeguate per una patologia già di per sé di difficile gestione.
L’invito che rivolgo a tutte le istituzioni – conclude il primo cittadino di Policoro – in primis al Ministro della Salute e al Presidente della Regione Basilicata, è di riflettere concretamente sull’opportunità di mettere in sicurezza i numerosi cittadini affetti da gravi patologie come la nefropatia: ne beneficerebbe l’intero territorio regionale”.
Una richiesta che non è piaciuta al Comitato in Difesa dell’Ospedale di Tinchi, da tre anni in lotta per evitare la chiusura del presidio, come si evince dai numerosi messaggi pubblicati su Facebook.
In uno di questi si sottolinea come i familiari della donna deceduta si siano recati in reparto per ringraziare lo staff medico del trattamento ricevuto, dissociandosi da alcuni articoli apparsi sui giornali.

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