Tinchi: Il Comitato e le Associazioni annunciano nuove manifestazioni

Nell’assemblea del Comitato e delle associazioni del territorio, tenutasi mercoledì sera al Centro TILT di via 4 Caselli a Marconia, è stato fatto il punto sulla situazione dopo la clamorosa contestazione di lunedì sera a Pisticci nei confronti dei consiglieri regionali del PD Vincenzo Santochirico, Luca Braia, Giuseppe D’Alessandro, l’Assessore RegionaleMarcello Pittellaeil segretario provinciale del PDPasquale Bellitti e del senatore Filippo Bubbico che però era assente.
Lunedì sera a Pisticci si è verificato un fatto straordinario, il segno dell’esasperazione dei cittadini che riscoprono la democrazia come partecipazione e come ribellione agli attacchi violenti subiti nel corso di questi ultimi anni. Una risposta pacifica e determinata alle prese in giro di una classe politica che ha sottovalutato per lungo tempo la lotta per la sanità pubblica e la rivolta di Tinchi contro l’avanzata del disastro della sanità in tutto il metapontino.
L’ostinazione dell’ASM di Matera e del Direttore Generale Maglietta nel voler andare avanti, contro la volontà popolare, nel percorso che porta alla chiusura del Laboratorio di Analisi di Tinchi rischia di mettere in crisi lo stesso governo regionale perché ora da Pisticci la protesta si allarga a macchia d’olio coinvolgendo nuovi soggetti e nuovi territori.
Si è deciso di andare avanti e di mettere in campo altre iniziative di lotta nei prossimi giorni senza aspettare i tempi della “politica” e senza aspettare le due settimane che si erano dati l’altra sera a Pisticci i consiglieri regionali del PD e il Sindaco. Comitato e Associazioni sono d’accordo sulle richieste fatte alla Regione: la necessità della revoca della delibera ASM 792 che chiude il Laboratorio di Analisi e rispetto degli impegni assunti due anni. Non ci sono altre strade.
La chiusura del Laboratorio ingolferebbe Policoro così come è già successo con il Pronto Soccorso, un altro disastro. Mentre crescerebbero i profitti per i laboratori privati e anche l’emigrazione sanitaria verso la vicina Puglia anche per la diagnostica.
L’accelerazione alla decisione di nuove iniziative di lotta è stata data dalla decisione, nel frattempo, del governo regionale di rinviare la Conferenza sulla Valbasento che si doveva tenere venerdì a Macchia di Ferrandina e spostarla addirittura a Potenza collegando tale ridicola e grave decisione proprio alle proteste di questi giorni. La Regione dice di temere proteste facendo intuire che quelle di questi giorni sono le proteste di chi cerca visibilità, facendo un altro grave errore. Ai cittadini che protestano bisogna dare ascolto, soprattutto quando per due anni questo ascolto non c’è stato. La risposta non può essere la fuga e il rifugiarsi nel fortino di casa. Hanno forse paura degli interventi di quanti non pensano che sia “tutto a posto” e che, invece, pensano chela val basento non può sopportare alcun peso ambientale ulteriore e che la bonifica integrale è l’unica via da seguire.
La lotta di Pisticci, quindi, continua nella consapevolezza che i cittadini stanno dimostrando di voler contare mettendosi insieme e alzando la testa, che vogliono risposte immediate e concrete escludendo le scorciatoie della privatizzazione.

Il Comitato Difesa Ospedale
le Associazioni del territorio

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1 commento

  1. ANDATE A NOVASIRI SOTTO CASA DI CHIURAZZI PERCHE’ LUI HA VOLUTO QUINTO NON CHE DIRETTORE AMMINISTRATIVO ED E’ LUI CHE MANOVRA A SUO PIACIMENTO MAGLIETTA NON CHE DIRETTORE GENERALE…

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