Tinchi; il Comitato commenta la nota di Braia

Il Comitato in difesa dell’Ospedale di Tinchi commenta la nota che il consigliere regionale del Pd, Luca Braia, ha inviato al sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, sul futuro del nosocomio jonico.
E il Piano per Tinchi con l’elenco degli interventi che Regione e Asm si erano impegnati a realizzare nell’Ospedale di Pisticci? – si chiedono i membri del comitato in una nota – Carta straccia.
In pratica il capogruppo regionale del Pd cancella con un colpo di spugna gli impegni presi dalla regione per Tinchi, azzera tutto e riparte daccapo, come se niente fosse.
Azzera e cancella gli ultimi due anni di particolare accanimento contro Tinchi e il territorio di Pisticci e annuncia al Sindaco che, se pure con qualche giorno di ritardo, lo convocheranno per comunicargli quello che “il Dipartimento ritiene utile assegnare in termini di funzioni al Presidio Ospedaliero di Tinchi”.
Il Comitato Difesa Ospedale ancora una volta non viene coinvolto.
Secondo Luca Braia il Comitato sarà forse coinvolto solo alla fine insieme ai cittadini quando, bontà sua, il Sindaco di Pisticci si farà diligente portavoce con i cittadini e con il Comitato Difesa Ospedale di Tinchi.
Niente di più offensivo nei confronti della più alta carica istituzionale del territorio.
E offensivo nei confronti di cittadini, associazioni e comitati che dovranno aspettare il piano preconfezionato dalle stesse persone che due anni fa ne avevano annunciato un altro per strapparlo appena finite le contestazioni a Tinchi.
Ci sembra un film già visto.
A Tinchi bisognerebbe assegnare le funzioni utili al territorio e non, come dice Luca Braia, quelle che il Dipartimento ritiene utili.
Restiamo comunque in attesa di conoscere quali sarebbero le funzioni che il dipartimento riterrà utili per Tinchi, ma nell’attesa il Comitato mette in campo nuove iniziative di lotta per ricordare che il punto di partenza condicio sine qua non è e rimane la revoca della delibera 792 del 2 Agosto.
Il Laboratorio di Analisi di Tinchi non si tocca.
I cittadini, le associazioni, l’intero territorio non lo permetteranno”.

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