Ticket: I sindacati chiedono la tutela per le fasce più deboli

Cgil, Cisl e Uil Basilicata hanno richiesto all’assessore regionale alla Sanità un incontro per riaprire la partita sui ticket introdotti nell’ottobre scorso. Un’introduzione dovuta agli interventi del passato Governo nazionale, segnata però in Basilicata dall’ingiustizia di riconoscere l’esenzione in base al reddito esclusivamente sui ticket per la farmaceutica. Obiettivo dei sindacati è garantire alle fasce più deboli della popolazione l’esenzione dai ticket anche per la diagnostica specialistica oltre che intervenire sull’introduzione di un ticket unico per patologie che richiedono il ripetersi di esami”. Così dichiarano in una nota Genovesi, Falotico e Vaccaro, segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Basilicata.
A favore delle fasce più deboli i sindacati chiedono interventi precisi: dall’esenzione per i redditi Isee inferiori ai 18 mila euro (che rappresentano il 30-35 per cento della popolazione, in particolare anziani, disoccupati, cassa integrati e in mobilità, lavoratori a basso reddito) ad una diversa rimodulazione delle fasce di reddito. “Chiederemo alla Regione di sostenere ciò non solo attraverso una rimodulazione delle quantità economiche connesse alle attuali entrate sul ticket aggiuntivo, ma anche destinando una parte delle risorse provenienti dalla razionalizzazione in corso del sistema sanitario regionale per ridare qualcosa, sotto questa forma, alle popolazioni locali. Pur consapevoli dell’importanza di una tenuta finanziaria complessiva del sistema sanitario lucano, uno dei migliori nel Mezzogiorno, e a cui non ci siamo mai sottratti per il bene comune, crediamo infatti che ci siano spazi e risorse per un’operazione di maggiore giustizia sociale e confidiamo nel senso di responsabilità della Giunta Regionale. Nei momenti di crisi economica e sociale, la coesione deve essere l’obiettivo di tutti, partendo da chi è più debole”.


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