Successo per il corso promosso da Asso Fruit Italia su “nutrizione intelligente”

 

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“Nutrizione intelligente”, è stato il leitmotiv che ha caratterizzato la due giorni di formazione che si è svolta negli appositi locali della sede dell’Op Asso Fruit Italia a Scanzano Jonico. Docente del corso, il dottor Luca Incrocci dell’Università di Pisa; a fornire il proprio contributo organizzativo Silvio Fritegotto, dottore agronomo della Fertirrigo Facile.

Come somministrare i nutrienti in modo da evitare sia sovraccarichi che situazioni deficitarie e allo stesso tempo contenere al massimo l’introduzione nell’ambiente di elementi e ottenere così un prodotto qualitativamente superiore nel rispetto dell’ecosistema? Intorno a questi quesiti si è sviluppata le due giorni che, fra spiegazioni, lettura e interpretazione dei dati tecnici e scambio di esperienze dirette, ha offerto numerosi spunti di riflessione e fornito conoscenze innovative ai partecipanti che quotidianamente seguono le aziende associate all’Op Asso Fruit Italia.

A commentare l’iniziativa Silvio Fittegotto: “Divulgare la ‘cultura delle colture’, quindi fondere le conoscenze tecniche innovative che servono per mettere a punto e ottimizzare quella filiera che parte dalla nutrizione idrica fino ad espandersi all’intero ciclo di gestione della pianta e del frutto.

Ottima direi la risposta dei tecnici, certo quelli che hanno un’esperienza più consolidata rispetto agli altri hanno cercato il confronto facendo dei parallelismi fra le tecniche da loro utilizzate e quelle più innovative delle quali si è discusso in questi due giorni. E’ stata un’esperienza molto interessante che ha offerto molto”.

“Il metodo degli estratti acquosi consente di pilotare in maniera efficiente la fertilizzazione delle colture in serra e di quelle fertirrigate anche in pieno campo – ha commentato Luca Incrocci – Con esso si evitano gli sprechi perché mantiene sempre costante il livello dei nutrienti nel suolo. Inoltre questi strumenti divengono indispensabili nelle zone dichiarate vulnerabili ai nitrati, dove l’uso dei  concimi azotati viene regolato per legge. Per somministrare al meglio questo tipo di nutrizione occorre prendere dimestichezza con gli strumenti pensati dall’Università di Pisa nell’ambito di progetti di ricerca finanziati dal Ministero dell’Agricoltura, dopodiché occorre orientare le conoscenze in base alle proprie esigenze. Noi forniamo valori guida, poi il tecnico – acquisita l’esperienza necessaria – personalizzerà la tecnica in base alle esigenze delle proprie colture”.

“Gli olandesi hanno cominciato già nel 1990 a fare questo tipo di nutrizione, noi da circa cinque anni. In Italia dove ci sono tecnici sensibili alle novità e all’ambiente, quindi desiderosi di ridurre qualsiasi tipo di introduzione nell’ecosistema di altri nutrienti, il sistema è abbastanza utilizzato. Penso ad aree come quella di Latina, ma anche nel Metapontino ci sono aziende che impiegano già questi metodi”.

I costi? “I software per fare i calcoli sono gratuiti (scaricabili qui: http://www.azort.it/, ndr ) perché finanziati dal Ministero nell’ambito di progetti nazionali, pertanto gli unici costi da sostenere sono quelli necessari per fare le analisi chimiche degli estratti acquosi. Rivolgendosi per esempio a laboratori privati in base ai volumi si hanno sconti vantaggiosi. In ogni caso una analisi dell’estratto acquoso, valga a titolo indicativo, può costare 40 euro. Normalmente è necessario farne uno ogni 30 o 45 giorni. Si consideri che il risparmio reale è dato proprio dalle indicazioni che fornisce questo sistema che consente di rilevare se per esempio vengono inseriti nutritivi in surplus rispetto a quelli necessari o al contrario condizioni di nutrizione deficitaria. E sappiamo che per esempio che la fragola è molto sensibile a questi aspetti. Con questo sistema abbiamo un prodotto qualitativamente superiore con il risparmio del concime che anzi viene così ottimizzato”.

“Il percorso che conduce alla qualità – spiega direttore generale di Asso Fruit Italia, Andrea Badursi – si articola in più fasi, fra queste vi è lo scambio di informazioni ad alto contenuto scientifico. Occasioni come queste, da sempre sostenute da Asso Fruit Italia, ci consento di avere uno stretto contatto con la ricerca più evoluta e offrire così ai nostri tecnici le conoscenze migliori perché le aziende possano produrre solo qualità nel rispetto dell’ambiente e della salute dei consumatori”.

 

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