Stato di calamità per la Basilicata


E’ stato dichiarato lo Stato di calamità per la Basilicata, a seguito delle piogge alluvionali e trombe d’aria che hanno colpito alcuni territori lucani della provincia di Matera, causando danni alle strutture aziendali ed alle infrastrutture connesse all’attivita’ agricola tra fine del mese di ottobre e la fine del mese di novembre del 2010. La calamità naturale è stata dichiarata anche per le regioni del Veneto e della Toscana dal ministro delle Politiche Agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan. In questo modo gli agricoltori, situati nei territori delimitati con i decreti, potranno far fronte ai danni subiti alle strutture aziendali, alla ricostituzione delle scorte eventualmente compromesse o distrutte, grazie agli aiuti recati dal Fondo di Solidarietà Nazionale di cui al decreto legislativo 29 marzo 2004 n. 102. .

Per accedere agli aiuti previsti, i produttori agricoli devono dimostrare di aver subito danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile.

 Le domande di intervento potranno essere presentate alle autorità regionali competenti entro il termine perentorio di quarantacinque giorni dalla data di pubblicazione del decreto di declaratoria nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. “Una buona notizia per i cittadini lucani”, ha dichiarato il capogruppo dell’Italia dei Valori Felice Belisario, che aveva presentato al ministro Galan un’interrogazione, dove richiedeva per la Basilicata, dopo il maltempo dello scorso autunno, la dichiarazione dello stato di calamità. Il maltempo colpì gravemente terreni, strade, impianti irrigui, strutture turistiche e centri storici. Per il maltempo rimase bloccato anche il traffico ferroviario che interessò la linea tra le stazioni di Grottole e Ferrandina.

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