La festa degli innamorati

Come ogni anno, il 14 Febbraio ricorre la giornata delle coppie innamorate.
E ancora una volta sono i fiori, in particolare le rose, ad essere il regalo più gettonato.
Tra romanzi, torte, profumi afrodisiaci e peluches, anche nel Metapontino si festeggia la fatidica Festa degli Innamorati, ma la partecipazione sembra essere minore rispetto agli altri anni.
Sarà la crisi generale che si fa sentire, anche per le giovani coppie, o la sempre più diffusa idea, di considerare questa festa un’occasione di guadagno per i fiorai e le pasticcerie.
Non tutti sanno comunque le origini del Santo, che è anche il patrono di Abriola, un paese lucano in provincia di Potenza.
In principio vi fu il tentativo della Chiesa cattolica di porre fine ad un rito pagano per la fertilità.
Già dal IV secolo a.C., i Romani inserivano in un’urna i nomi di donne e uomini che veneravano il dio Lupercus.
 Poi, un bambino sceglieva a caso le coppie che avrebbero vissuto per un anno in intimità fino alla conclusione del rito. 
Per metter fine alla pratica, la Chiesa trovò un santo che sostituì Lupercus: San Valentino.
Molte sono le iniziative locali legate alla Festa degli Innamorati che hanno un’impronta ecologica: la Legambiente ha proposto il “bacio al buio”, che consiste nello scambio di baci a luce spenta per un minuto.
É un semplice gesto che, se compiuto da tutti, comporta un alto risparmio energetico.
 Dunque, se da un lato il 14 Febbraio può essere disprezzato per l’inutile spreco di regalini, dall’altro può diventare un’occasione per contribuire al benessere del nostro pianeta.

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