"Salvare anche la sezione del tribunale di Pisticci"

Il sindaco di Pisticci, Vito Anio Di Trani, interviene ancora sulla ormai certa chiusura della sezione distaccata del tribunale di Matera che ha sede nel centro jonico.
Con estrema soddisfazione apprendiamo, da un comunicato apparso su “Basilicatanet”, – scrive il primo cittadino di Pisticci – dell’appassionato interessamento del Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo verso il Tribunale di Melfi, attraverso una lettera al Ministro della Giustizia.
Sostiene, De Filippo, che alla luce delle preannunciate deroghe da parte del Governo tese a salvaguardare alcune aree del Sud della Nazione, si configurerebbe un atto discriminatorio nei confronti del nord della Basilicata.
Il Presidente de Filippo adduce motivazioni fondate che ci sentiamo di sottoscrivere in toto soprattutto laddove scrive: “In tempi di spending review, sarebbe quanto meno contraddittorio se i risparmi rivenienti dalla soppressione del presidio giudiziario di Melfi risultassero di molto inferiori ai maggiori costi che invece la pubblica amministrazione sarebbe costretta a sobbarcarsi per effettuare presso il tribunale di Potenza quelle medesime operazioni che oggi quotidianamente vengono espletate a Melfi.
Non possiamo accettare a cuor leggero – continua il Presidente De Filippo – un provvedimento che, nel Mezzogiorno, rischia di penalizzare solo la Basilicata.
La mia Regione non si è mai tirata indietro quando si è trattato di rispondere ai bisogni del Paese, mettendo a disposizione dell’economia nazionale le proprie risorse naturali.
Ci aspettiamo che di questa solidarietà, mai venuta meno in Basilicata, si tenga oggi conto in un momento difficile nella vita del nostro Paese, partendo dal presupposto che la Regione, ove venisse chiamata a contribuire dal punto di vista economico, è pronta a farsi carico dei maggiori oneri che l’eventuale deroga a favore del Tribunale di Melfi imporrebbe alle finanze nazionali”.
Poi De Filippo esorta i parlamentari lucani a sostenere le istanze che provengono dalla Basilicata.
Bene, plaudiamo all’iniziativa del Presidente della nostra regione in difesa del proprio territorio anche perché utilizza gli stessi argomenti addotti dal Sindaco di Pisticci in una missiva indirizzata al Ministro della Giustizia, nel tentativo di far valere le ragioni della comunità da egli rappresentata.
Stona, dispiace dirlo, il fatto che ancora una volta Pisticci è vissuto come il Mezzogiorno della Regione Basilicata.
Vogliamo ricordare al Presidente De Filippo che, ancora fino ad un possibile smembramento della Regione (spending rewiew docet), il Metapontino è parte della Basilicata, che a Pisticci sorge un presidio giudiziario tra i più produttivi e meno costosi, per il quale valgono tutte le argomentazioni addotte per la giusta difesa di Melfi.
Pisticci, inoltre, insiste in un’area fortemente inquinata, è sede di impianti tecnologici al servizio dell’intera regione e non solo, spesso ha fatto fronte, con la propria discarica, ad emergenze di altre realtà regionali, in agro di Pisticci sono presenti vari pozzi esausti da bonificare, altri sono attivi senza alcuna forma di ristoro.
Pisticci ha contribuito e contribuisce in modo corposo all’economia regionale e nazionale.
È vero che, mentre Melfi è sede di Tribunale, Pisticci è una Sezione Distaccata; se, però, il Presidente della Regione mette in discussione il merito di un provvedimento, a nostro parere, lo deve fare in maniera completa.
Se si deve derogare ad un improvvido Decreto Legislativo, almeno nei termini generali, si deve chiedere una valutazione di merito delle Sezioni distaccate specie quando ricorrono motivazioni pari a quelle per cui si chiede il mantenimento di una sede di tribunale operante in un territorio già fortemente penalizzato. Territorio, per altro, quello sul quale ha competenza la Sezione Distaccata di Pisticci, con un bacino di utenza superiore a quello di Melfi e dove sono presenti comuni che distano cento Km da Matera, unico presidio di giustizia previsto per l’intera provincia, a fronte dei tre della provincia di Potenza.
Esortiamo, pertanto, il Presidente De Filippo e, unendoci a lui, tutti i parlamentari lucani ad una forte presa di posizione in difesa del territorio regionale, nella convinzione che la conservazione dell’identità lucana si fonda anche su atti politici di questa natura”.

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