Regionali: Nicola Benedetto candidato alla primarie per il Centro Democratico

conf. stampa benedetto-lionetti

Programma di centro che guardi ai problemi dei lucani; esperienza imprenditoriale da trasferire nel governo della Regione, in prosecuzione della breve esperienza avviata da assessore all’Agricoltura; caratterizzazione territoriale (materanità): sono le tre caratteristiche principali della candidatura dell’assessore regionale Nicola Benedetto per il Centro Democratico alle Primarie della coalizione “Basilicata Bene Comune” presentata ai giornalisti oltre che da Benedetto dal coordinatore regionale di Cd Pasquale Lionetti.

Benedetto ha spiegato che la candidatura è maturata come decisione concordata a livello nazionale dal Presidente del partito Bruno Tabacci e, soprattutto, in coerenza con la richiesta che il Cd per primo ha fatto al Pd e agli altri partiti di indire le Primarie, superando non poche resistenze iniziali.

Una candidatura che è espressione dell’area di centro moderata di cui c’è assoluto bisogno per controbilanciare la coalizione ma che guarda a tutte le componenti del centrosinistra, ai cosiddetti partiti minori e della sinistra perché si pone come novità di cambiamento e rinnovamento.

Dopo la lunga fase di scontri tra gruppi ed aree del Pd adesso la competizione – ha aggiunto – deve spostarsi su programmi ed idee: per quanto ci riguarda intendiamo dare risposte ai bisogni di maggiore emergenza sociale.

Anche in Basilicata come in tante aree del Sud e del Paese – ha sottolineato Benedetto –  ci sono tutte le avvisaglie di focolai di rivolta sociale.

Ci sono cose che possiamo e dobbiamo fare noi perché guai a rinunciare alla responsabilità politica ed istituzionale, in attesa di politiche nazionali ed europee in grado di determinare le condizioni per la ripresa e l’occupazione.

Quella responsabilità che – continua – mi ha visto dal primo giorno di Assessore all’Agricoltura in giro tra la gente e in incontri per avviare a soluzione alcuni problemi più urgenti.

Il coordinatore Lionetti, che per Centro Democratico ha firmato la Carta d’Intenti alla base delle Primarie, ha evidenziato che “il Codice Etico adottato dal partito si può considerare sicuramente più restrittivo di quello del Pd e pertanto la questione morale è parte integrante dell’agire politico degli uomini del Cd.

La candidatura di Benedetto – ha precisato – ha un particolare significato di rappresentanza territoriale dopo otto anni di Presidenza De Filippo ed in precedenza di presidenti della provincia di Potenza senza per questo voler alimentare contrapposizioni tra territori ma più semplicemente per affermare il principio che la classe dirigente del Materano ha le carte in regola per governare la Regione.

Inoltre il dna imprenditoriale dell’assessore all’agricoltura e l’attività svolta in campo industriale e nel sociale non hanno bisogno di ulteriori prove in quanto sono facilmente riconoscibili.

Crediamo nelle Primarie – ha aggiunto Lionetti – come occasione di partecipazione popolare e di recupero della fiducia nella politica e nelle istituzioni”.

Per Benedetto e Lionetti “la prossima legislatura regionale risulterà determinante per le nostre popolazioni e i nostri territori essenzialmente per effetto di due fattori: la nuova programmazione dei fondi europei – in agricoltura coincide con la nuova Pac; la svolta da imprimere nella gestione delle risorse petrolifere, gas e rinnovabili.

C’è bisogno di una nuova mentalità di sistema che metta insieme disponibilità e impegno non solo della Regione ma di tutti i soggetti sociali in campo che hanno necessità, prioritariamente, di ritrovare unità e sinergia. Innanzitutto ci vuole un nuovo tasso di pragmatismo, l’affermazione del metodo – come lo chiama Benedetto – del “buon padre di famiglia”.

Di qui le prime proposte per le regionali, in attesa di definire le liste dei candidati del Cd: programma di un nuovo modello di eco-sviluppo della Basilicata, lavoro, diritti sociali, trasparenza, riduzione ulteriore dei costi della politica, riforme enti subregionali, staffetta generazionale in agricoltura, un piano per il Metapontino: turismo ed agricoltura di qualità”.

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