Dopo quasi trent’anni la tartaruga Caretta Caretta torna a deporre le uova a Policoro

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Eccezionale scoperta venerdì mattina a Policoro, in prossimità del Fiume Sinni, dove il Wwf è presente con la sua Oasi, il Centro di recupero fauna selvatica e il network tartarughe. Nino Santoro, pescatore e storico amico del Wwf (fu lui nel 2002 ad avvistare la foca monaca nelle acque antistanti l’Oasi), ha rinvenuto a 100 m dalle sue barchette, a ridosso della duna dove insistono le protezioni del progetto Life Providune per la conservazione degli habitat dunali, un nido di tartaruga marina Caretta caretta.
Nel nido, a 18 metri dalla battigia, gli esperti del Wwf hanno rinvenuto 90 uova schiuse con successo.
Molti gusci erano venuti in superficie – attirando così l’attenzione del pescatore – probabilmente a causa di una volpe che deve aver scavato trovando molto probabilmente solo uova vuote: le piccole avevano già preso il mare. Una notizia sensazionale, che giunge alla fine della stagione riproduttiva e in una zona in cui non si avevano segnalazioni di schiuse dal 1988, anno in cui si ha certezza dell’ultima schiusa registrata alla foce del fiume Sinni.
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Nel 2017 in Italia sono stati rintracciati 46 nidi di tartaruga Caretta caretta (58 nel 2016). Diciassett sono stati quelli gestiti dal Wwf Italia con il Progetto tartarughe marine e il Progetto Life Euroturtles: 13 in sicilia, 2 in Puglia, 1 in Calabria (Villapiana) e 1 in Basilicata, quello scoperto eccezionalmente oggi
Le attività del Wwf, tra cui la sensibilizzazione dei pescatori, preziosi per la salvaguarda della Caretta caretta – sono sostenute dal Progetto LIFE Euroturtles “Azioni collettive per il miglioramento dello status delle tartarughe marine della comunità europea” che viene svolto in Croazia, Cipro, Grecia, Malta, Slovenia e Italia (in Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) di cui Wwf Italia è partner.

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