Ponte Craco, presidente Provincia scrive a compagnie petrolifere

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Il crollo del ponte di Craco ha visto giocare un ruolo importante ai mezzi delle società petrolifere.

Per questo il presidente la provincia di Matera ha inviato una lettera al referente dell’Eni per il Mezzogiorno, Ruggero Gheller, e per conoscenza al presidente della Regione, Vito De Filippo.

“Come di certo saprà lo scorso 23 febbraio il ponte sulla ex ss 176 che collega Craco Peschiera a Pozzitello di Pisticci è crollato, fortunatamente senza provocare né morti né feriti.

Un evento in qualche modo annunciato  – si legge nella nota – visto che negli anni il traffico dei mezzi pesanti ha compromesso pesantemente la tenuta complessiva dell’opera viaria indebolendola fino a decretarne il tracollo definitivo.

È noto, infatti, come siano numerosi i tir e i camion che percorrono quotidianamente questo tratto viario, le cisterne che assicurano il trasporto dei rifiuti petroliferi provenienti dalla Val d’Agri hanno così nel tempo determinato una accelerazione del decadimento dell’arteria già all’origine poco idonea a sopportare tali importanti volumi di traffico.”

“La Provincia, nel frattempo, è dovuta intervenire – ha evidenziato l’assessore alle Infrastrutture Angelo Garbellano – con una soluzione provvisoria costata già oltre 200 mila euro.

Al fine di ripristinare l’infrastruttura viaria nel suo vecchio tracciato e consentire ai mezzi provenienti dalla Val D’Agri, al servizio delle vostre attività estrattive e a chi per voi, di continuare a percorrerla, occorre un intervento strutturale che questa Amministrazione ha già progettato (livello preliminare) e che prevede una spesa pari a euro 1 milione e 600 mila.

“La ricostruzione del ponte crollato oltre che consentire la ripresa del traffico dell’intera comunità, permetterà ai vettori provenienti dalla Val d’Agri – conclude il presidente della Provincia di Matera – di conseguire risparmi di esercizio significativi. Pertanto, nella consapevolezza che questo territorio e l’Eni hanno sempre dialogato in maniera costruttiva così da tutelare gli interessi della collettività, si chiede la disponibilità della Società a una compensazione economica dedicata e a un incontro per potere discutere i dettagli della questione.”

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