Policoro, Don Carlo: "Lascio la Chiesa Madre ma non smetto di essere prete"


Con un lungo applauso, i parrocchiani della Chiesa Madre di Policoro, hanno salutato, domenica quattro settembre, don Carlo Ferrarrotti, che ha concluso il suo mandato da parroco della Chiesa Madre.
Non sarò più parroco di questa Chiesa – ha dichiarato Don Carlo al termine della Santa Messa – ma non smetterò di essere prete.
Ringrazio tutti voi per quello che avete donato a me, grazie per la vostra accoglienza, per la vostra fiducia, per la vostra amicizia. 
Scusatemi – ha concluso prima di lasciare l’altare – se vi ho scontentati, qualche volta ma anche io sono un uomo e peccatore come voi ”.
A Policoro dal 1984, don Carlo è sempre stato e ancora lo sarò, il pilastro della Chiesa Maria Santissima del Ponte e il pensionamento certamente non precluderà nulla, poiché don Carlo, come egli stesso ha affermato ai suoi parrocchiani in sagrestia, rimarrà a Policoro, vicino alla Chiesa che per più di trent’anni è stata casa sua.
Una Chiesa, gremita domenica sera poiché tutti, davvero tutti, ci tenevano a salutare don Carlo, un po’ rigoroso forse nell’atteggiamento, ma un prete con la P maiuscola, sempre pronto ad aiutare gli altri anche a dispetto di se stesso.
Un grazie di cuore va dunque a don Carlo che con le sue parole, con il suo esempio, con i suoi insegnamenti, ha davvero aiutato tanti policoresi che ieri hanno voluto essergli accanto, in uno dei momenti più importanti della vita di un uomo, il pensionamento.
E come ha fatto don Carlo dall’altare anche noi gli chiediamo scusa se qualche volto lo abbiamo “tradito” o scontentato, perchè sicuramente anche noi, come parrocchiani, avremmo potuto in questi anni fare molto di più.
Chiesa Madre dunque che da lunedì sarà amministrata e gestita da don Antonio Mauri, già parroco della Chiesa di San Francesco nella zona lido di Policoro, al quale va il nostro più grande imbocca al lupo.

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