Pisticci: Per Badursi, il sindaco Di Trani è rimasto "solo"

“Dopo lo sfogo dei giorni scorsi da parte del sindaco Di Trani, condito di “io”, si intuisce come ormai il primo cittadino pisticcese sia un uomo solo al comando della nostra Città. Un sindaco sganciato non solo dai partiti, ma dal popolo ed anche dai suoi stessi elettori. In merito, sono emblematiche le durissime accuse che anche la “Lista dei cittadini” lancia a Di Trani, dopo averlo sostenuto in sede di ballottaggio. Un uomo solo in preda ai rancori, sostenuto da una maggioranza incapace di governare e di dare stabilità a Pisticci.
Leggendo con attenzione le dichiarazioni del sindaco, sul tema dell’Ospedale di Tinchi, non si può che essere d’accordo con Di Trani. Ma solo sulla carta. Il sindaco, infatti, dice molte verità sull’ospedale di Tinchi, verità e criticità che esistono, sono sotto gli occhi di tutti. Verità che non nascono oggi, ma che affondano le radici già negli anni in cui Di Trani è arrivato in politica, dal 1998.
Sul tema, sono personalmente d’accordo su molti delle dichiarazioni di Di Trani, ma non sono d’accordo sul fatto che oggi proprio lui parli di temi e metodi, in totale contraddizione con la sua storia politica, che oggi diviene un insieme di esternazioni populistiche che parlano di presunte autonomie politiche e voglia di sganciarsi da logiche spartitorie.
Caro sindaco, è arrivato il momento della chiarezza e lo devi alle migliaia di elettori che ti hanno scelto nelle urne, così come lo devi ad ogni singolo abitante di questa Città. Basta favole! Basta sproloqui! Raccontiamola tutta, sinceramente, una volta per tutte. Raccontiamo che questa tua voglia di autonomia e di forte rappresentanza arriva sempre prima di ogni elezione, raccontiamo di un passato in cui un Di Trani chiede ed ottiene una candidatura alla regione senza nessun confronto con i suoi cittadini ed il “suo” partito, candidatura ottenuta proprio in forza a quei rapporti “speciali” con il ghota politico che lo definisce “macchina da guerra”, riferendosi al bagaglio di voti sui quali Vito Di Trani può contare. Vogliamo raccontare di un Di Trani isolato e lontano dal suo partito locale, che si presenta alle elezioni capeggiando una civica, stringendo un’alleanza con un ex sindaco del PdL, sponsorizzato proprio da quel PD regionale che oggi sembrerebbe avversare e che all’indomani dell’elezione incorona il Di Trani “Sindaco del PD”, in barba a tutte le regole democratiche e di statuto.
Come puoi, tu, venirci a parlare di controsensi della politica e di etica e morale? È etico rappresentare/coordinare un gruppo politico che si candida al governo della città, città alla quale il tuo coordinatore ha fatto causa per ricevere centinaia di migliaia di Euro per la questione Pisticci Scalo? E’ moralmente in linea con quanto vai predicando? Parli di autonomia dai gruppi dirigenti mentre i tuoi consiglieri sono espressione di deputati, senatori, capi bastone e via discorrendo. Accusi tutti di immobilismo e maltrattamento del nostro territorio, ma mai dico mai una parola sulle mancate risposte della Provincia al nostro territorio. Che fine ha fatto la realizzazione dell’istituto alberghiero, a Marconia? E la tanto citata Marconia-Basentana? Per non parlare della scarsa considerazione che ricevono le nostre Scuole Provinciali, oltre alle strade provinciali.
Dobbiamo crederti quando punti il dito ed alzi la voce? No, non ti credo. Non ti crediamo più. Chiedilo alla “tua” gente: non ti crede più nessuno.
Un sindaco che tenga davvero alla propria comunità, lavora per lo sviluppo della stessa, investendo, creando, cercando di aumentare i posti di lavoro, parlando semplicemente alla gente, senza arroganza, senza l’utilizzo della “libretta” dei favori ricevuti o della disponibilità concessa nel corso degli anni.
Caro sindaco, fai il sindaco, migliora la qualità della vita dei tuoi cittadini, pensa agli investimenti, immagina un futuro per questo nostro territorio martoriato dalla politica e dalla crisi. Parli molto di quello che gli altri devono o non devono fare, ma tu? Le tue promesse? Dove sono le tante promesse elettorali? La macchina amministrativa è immobile, ferma, incapace di fornire risposte e meno che mai di risolvere i problemi. Un esempio su tutti? l’ufficio tecnico: non si rilasciano licenze, lo stesso ufficio impiega 20 giorni per un banale certificato, non te ne sei accorto? O sei solo bravo a convocare una giunta nel giro di pochi giorni per nominare arbitri e avvocati dopo la richiesta fatta qualche giorno prima dal tuo coordinatore cittadino (delibera n. 158 del 27/06/2012)? I commercianti chiudono a decine, non ti importa? L’agricoltura e gli agricoltori sono sull’orlo del fallimento, non hai niente da dire alla classe dirigente Lucana? La valbasento è solo inquinamento o può essere inserita in un ragionamento che trasformi i peccati del passato in opportunità? E potrei continuare per ore ed ore citando tutti i settori, probabilmente a te sconosciuti.
Circa l’Ospedale, il PD, tua opposizione in consiglio comunale, ha incontrato nei giorni scorsi, ricevendo rassicurazioni dall’assessore Martorano, il quale ci ha garantito che le “promesse” verranno mantenute nella fase attuativa. Da parte nostra i cittadini possono avere certezza che, se a queste promesse non seguiranno i fatti, non avremo nessuna difficoltà a denunciare pubblicamente e a chiedendo a gran voce le dimissioni di chi potrebbe non lavorare per il bene comune. Sì, le dimissioni, perché è ormai finito il tempo delle promesse non mantenute. E’ finito il tempo delle prese in giro. Chi fallisce, non rispettando gli impegni, deve andare a casa. Finiti i silenzi, le attese, le firme su cambiali in bianco: oggi è il tempo del “fare”, a tutti i livelli, nessuno escluso, rinnovando il modo di pensare la politica, di agire per il bene comune. Questo è il futuro, questo è quello che la gente ci chiede.
Caro Sindaco, se continui a gettare le colpe di tutto ciò che accade sugli altri, è evidente che non sei in grado di amministrare questo territorio. Fai un favore alla tua comunità: dimettiti, fatti da parte e lascia che la nostra Città venga amministrata da chi crede nel gruppo, nei cittadini, mettendo un po’ da parte l’IO ed inziando a credere in un NOI che tu non conosci. Per il PD pisticcese il NOI riveste un significato di rivincita per il nostro territorio. Il popolo è stanco dei tuoi IO che suonano davvero come il “ghe pensi mì” di chi ha rovinato l’Italia, o detta alla pisticcese del “mo ma vec jì” dei signorotti locali. Cambiamo pagina, Sindaco. Pisticci e Marconia meritano di più.”
Andrea Badursi
Capogruppo PD Comune di Pisticci

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