Petrolio: La Regione dice basta agli accanimenti sul territorio

La Basilicata, in tema di petrolio e di estrazioni, ”ha ampiamente dato il suo enorme contributo al Paese, e continua a darlo”, e ”non e’ l’unica regione in cui sono possibili le coltivazioni petrolifere”: ”l’accanimento” verso questo territorio, con nuove concessioni ”rappresenterebbe quindi un accanimento improprio e ingiusto” e su questa posizione ”la Regione non arretrera’ di un millimetro”. 
Lo ha detto il governatore lucano, Vito De Filippo, in una conferenza stampa.
“Non c’è contraddizione – ha detto il presidente della Regione – tra la “moratoria” sancita dall’art. 37 dell’assestamento del Bilancio, approvato all’unanimità dal Consiglio regionale, e il “memorandum” sottoscritto con il precedente governo. Nessuna nuova concessione, dunque, e aumento dell’estrazione del greggio solo a condizione che la Basilicata riceva come contropartita fondi per infrastrutture, ricerca e innovazione.
De Filippo ha indicato un percorso chiarissimo e condivibilissimo per gestire la delicata fase che ci attende tutti sul fronte del petrolio. 
Non è così piuttosto per la posizione dei parlamentari del Pdl che, evidentemente, si sentono già in campagna elettorale”. 
E’ il commento del vice presidente del Consiglio Regionale Nicola Benedetto (IdV) alle dichiarazioni del Presidente della Regione in occasione della conferenza stampa di giovedì. 
Il Presidente, mettendo fine ad ogni interpretazione strumentale, ha precisato i termini della moratoria che, voglio ricordare ai colleghi del Pdl, tutti abbiamo votato senza alcuna costrizione: non sarà consentita la ricerca petrolifera in nessuna parte del nostro territorio se prima il Governo non avrà dato le risposte che ci attendiamo da tempo contenute nel Memorandum e nell’attuazione dell’art. 16 del decreto Salva Italia in termini di risorse finanziarie dirette e in termini di infrastrutture, attività della filiera energetica (comprese le energie rinnovabili), occupazione e sviluppo. 
Dobbiamo piuttosto attrezzarci – continua Benedetto – per quello che si prefigura come conflitto istituzionale con il Ministro Passera e il Governo Monti che non hanno fatto mistero di sostituirsi ai poteri e alle competenze delle Regioni in materia di ricerca degli idrocarburi. 
Un altro capitolo che resta ancora da definire riguarda il gas della Valbasento: per prepararci a svolgere il ruolo di hub energetico che il Governo intende affidare alla Basilicata anche la questione dello stoccaggio del gas in Val basento va precisata e rivista in tutti i suoi aspetti”.  

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