Dalle parole ai fatti.
Il Comitato in Difesa dell’Ospedale di Tinchi scende in piazza.
Lo farà il 29 settembre con una grande giornata di mobilitazione che vedrà tra i protagonisti della manifestazione anche il sindaco di Pisticci, Vito Di Trani e tutta l’amministrazione comunale.
Il Comitato in Difesa dell’Ospedale di Tinchi scende in piazza.
Lo farà il 29 settembre con una grande giornata di mobilitazione che vedrà tra i protagonisti della manifestazione anche il sindaco di Pisticci, Vito Di Trani e tutta l’amministrazione comunale.
Una giornata di mobilitazione per chiedere la realizzazione del Piano per Tinchi sul quale si era impegnata la Regione Basilicata e l’Azienda Sanitaria di Matera e per chiedere la revoca della delibera ASM n. 792 del 2 agosto che secondo il Comitato sopprime il Laboratorio di Analisi di Tinchi.
Sono invitati a partecipare tutti i cittadini di Pisticci e paesi limitrofi saranno presenti, le associazioni, le scuole, e i rappresentanti delle forze politiche del territorio.
“ Non assisteremo – dice il Comitato – alla chiusura dopo anni di rassicurazioni e promesse, basta giocare con la salute dei cittadini.
Ne abbiamo sentite di cotte e di crude in questi anni, ma non finirà qui, i cittadini sono davvero indignati e con dignità e compostezza si stringeranno nella battaglia con il primo cittadino pisticcese”.
Ne abbiamo sentite di cotte e di crude in questi anni, ma non finirà qui, i cittadini sono davvero indignati e con dignità e compostezza si stringeranno nella battaglia con il primo cittadino pisticcese”.
“La spoliazione continua, e noi? – continua la nota – crediamo ancora alle promesse?
Tutti presenti allora, perchè ricomincia la battaglia dell’ospedale di Tinchi, poichè la protesta non si arresta.
Il 29 Settembre – conclude il Comitato – la comunità di Pisticci darà una scossa forte e inequivocabile”.
Tutti presenti allora, perchè ricomincia la battaglia dell’ospedale di Tinchi, poichè la protesta non si arresta.
Il 29 Settembre – conclude il Comitato – la comunità di Pisticci darà una scossa forte e inequivocabile”.