Nove mostre in corso per Matera 2019

rinascimento

E’ un vero e proprio viaggio che copre circa 10 mila anni di storia quello che si attraversa visitando le tante mostre in corso in questi giorni a Matera e realizzate nell’ambito del programma culturale di Matera 2019 in co-produzione fra la Fondazione Matera Basilicata 2019 e diverse istituzioni culturali locali, nazionali e internazionali. Prima fra tutte il Polo museale della Basilicata.

Basti pensare che con un unico titolo di accesso, il passaporto per Matera 2019, valido per tutto il 2019 (12 euro per i lucani, 5 euro fino a 18 anni, 19 euro per chi viene da fuori, 10 euro per il passaporto valido 24 ore) è possibile visitare ben 9 esposizioni che affrontano temi diversi in un caleidoscopio di suggestioni e significati utili per vivere nuove emozioni e per meglio interpretare il tempo che viviamo e il futuro che ci aspetta.

La mostra “Ars Excavandi”, curata da Pietro Laureano, che doveva chiudere alla fine di luglio ed è stata prorogata fino al primo settembre per il grande interesse suscitato, è allestita nel museo Ridola e racconta, attraverso sistemi multimediali interattivi come si sono formati i più importanti ecosistemi rupestri del mondo, dal primo scavo al modello per la bio architettura del futuro. Come in un tunnel spazio-temporale la mostra che ha aperto Matera 2019 rilegge da una prospettiva contemporanea l’arte ipogea.

Dal neolitico si fa un salto di qualche migliaio di anni per arrivare a Pitagora, il genio matematico che, secondo la leggenda, morì dalle parti dell’attuale Policoro. A lui è dedicato il progetto “Poetica dei numeri primi. Da Pitagora agli algoritmi” curato da Piergiorgio Odifreddi. Si tratta di cinque mostre del grande progetto che attraverso conferenze, laboratori e spettacoli matematici, vuole celebrare il legame irrinunciabile tra arte, pensiero e scienza. Tre aperte a Palazzo Acito a Matera, due nel museo archeologico di Metaponto, fino al 30 novembre.

C’è una relazione suggestiva fra passato e futuro anche nelle esposizioni di I-dea, uno dei progetti pilastro di Matera 2019, con il quale si cerca di ridare un senso creativo ai tanti archivi della Basilicata. E’ un modo straordinario per rileggere il passato facendosi aiutare da artisti, designer, architetti in modo da trarre nuove ispirazioni per il futuro. Nel parco Scultura La Palomba, uno spazio suggestivo e inedito allestito dal grande artista Antonio Paradiso, c’è un hangar coperto dove è in corso la mostra “Visione unica”. E’ una installazione formata da 5 proiezioni, 10 schermi digitali ed una ristretta selezione di oggetti vernacolari curata da Studio FormaFantasma. Fino al 15 settembre sarà possibile visitare questo allestimento e insieme questo straordinario parco scultura.

Facendo un salto di circa 500 anni si può visitare, a Palazzo Lanfranchi, fino al 15 settembre, il lungo percorso espositivo “Rinascimento visto da Sud”. Per la prima volta in assoluto una esposizione è dedicata al Rinascimento visto da un’altra angolazione, quella del Mediterraneo e dei tanti artisti che l’hanno attraversato. Una mostra storico-artistica che, grazie alla felice intuizione di Marta Ragozzino direttrice del Polo museale della Basilicata e fra i curatori, si è guadagnata la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica e che rappresenta una straordinaria occasione per comprendere quella stagione.

Nel visitare le tante esposizioni di Matera 2019 si colgono relazioni verticali, profonde con il territorio, e orizzontali, larghe, con altre esperienze internazionali.

Nel primo caso si inserisce la mostra “Architettura della vergogna” nell’ambito del progetto “Architecture of shame” che riprendendo un concetto che diede il via alla fuga dai Sassi nell’immediato dopoguerra, prova a espanderlo raccontando l’Europa contemporanea attraverso la relazione tra architettura e vergogna. Un percorso di ricerca in cui la forma che diamo allo spazio descrive una possibile “intimità culturale” dei cittadini europei. La mostra è allestita nella sede dell’Archivio di Stato, in via Tommaso Stigliani, e resterà aperta fino al 23 novembre.

Sempre parlando di profondità e di architettura la mostra Hypgheios. In questo allestimento l’architettura scavata e ipogea e un sistema di cisterne sotterranee risalenti al XV sono il soggetto visivo, spaziale e strutturale del progetto Padiglioni Invisibili della Fondazione SoutHeritage, che indaga la responsabilità dell’estetica, dell’architettura e della ricerca artistica pluridisciplinare nel processo di creazione e rigenerazione dei luoghi.
A Palazzo Viceconte dall’8 agosto al 16 settembre (dal giovedì al lunedì).

Al secondo caso appartengono le due mostre organizzate dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 insieme a Eu Japan Fest organizzazione giapponese di imprese private che da 30 anni collabora con le Capitali europee della cultura per creare occasioni di scambio e lavoro comune tra artisti giapponesi ed europei. Si tratta delle due magnifiche installazioni di Takashi Kuribayashi (negli ipogei di Palazzo Viceconte fino al 4 novembre) e di European Eyes on Japan, la mostra di due fotografi provenienti da Matera e Plovdid ospiti della provincia giapponese (nella chiesa rupestre di S. Maria di Armenis fino al 20 agosto). Collegata al Sol Levante anche la mostra “Road to Tokyo” rivolta a tutti, ma in particolare agli amanti dello sport. Infatti questa esposizione, allestita negli ipogei di piazza San Francesco fino all’11 agosto racconta i Giochi Olimpici attraverso simboli, video, immersioni esperienziali e lancia un ponte tra Matera 2019 e Tokyo 2020.

Il pane come bene primario, come bene identitario ma anche come prodotto artistico nella mostra “Tutti i pani del mondo” organizzata insieme alla Fondazione Sassi. In questo allestimento, che resterà aperto fino al 20 settembre, oltre 40 artisti provenienti dall’Asia, dall’Africa, dall’Europa e dall’America esprimono la loro personale idea di pane.

Merita particolare attenzione anche il percorso espositivo itinerante “Matera Alberga” che accompagna il visitatore a scoprire alcuni fra gli alberghi più belli di Matera dove la Fondazione Matera Basilicata 2019 e l’associazione Arteprima hanno fatto istallare, a sei artisti diversi, opere di arte contemporanea. Si tratta di Corte San Pietro, Hotel del Campo, Sextantio, Casa Diva, Locanda S. Martino, Dimore dell’idris (fino al 31 dicembre).

Tutte queste mostre con un solo titolo di accesso, il passaporto per Matera 2019 che consente, fino alla fine dell’anno, la partecipazione anche a tanti altri eventi in programma in questo mese di agosto, come spettacoli musicali, teatrali, laboratori, e tanto altro ancora.

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