Montalbano Jonico: "Intervenire per ripristinare la sp Ceramello"

E’ da circa un anno che è interrotta per frana la strada provinciale di Ceramello che ha isolato completamente la città di Montalbano Jonico dal versante che va sulla Val D’Agri, costringendo cittadini ed agricoltori a fare giri tortuosi per raggiungere le proprie destinazioni con mal d’auto ed elevato consumo di carburante, associati alle difficoltà di approvviggionamento e compromettendo anche eventuale accesso ai mezzi di soccorso”. E’ quanto afferma in una nota il sindaco di Montalbano Jonico, Vincenzo Devincenzis, che attribuisce a Pd e Sel le responsabilità di quanto accaduto e anche dell’espropriazione dei territori di Scanzano e Policoro.
“Non me ne voglia il Presidente della Provincia, persona rispettabilissima – aggiunge Devincenzis – MA MO BASTA. PD e SEL (era di SEL l’assessore ai lavori pubblici) sono tra i responsabili del mancato intervento sulla provinciale Ceramello così come lo sono per mancato completamento dei lavori di Borgo Nuovo (presso la zona PAIP)”. Il sindaco annuncia che “sosterrà senza mezzi termini qualsiasi iniziativa democratica e popolare per il ripristino della provinciale Ceramello”.
repentina la risposta della Provincia di Matera che in una nota dichiara di non aver mai fatto mancare attenzione al comune di Montalbano jonico, dedicando 120 mila euro al ripristino delle strade che per effetto della frana sulla sp Ceramello sono state compromesse. Della spesa complessiva 50 mila euro sono stati destinati ai tornanti e 70 mila euro alla variante proprio in prossimità della Ceramello.

Cifre significative che sostanziano – si legge nella nota – la presenza dell’Amministrazione provinciale rispetto i problemi viari del territorio interessato.I lavori risolutivi, che consentiranno la riapertura dell’arteria, troveranno capienza nei 20 milioni di euro che l’Ente di via Ridola attende dalla Regione nell’ambito dei fondi deliberati dal Cipe per la mitigazione del rischio idrogeologico. “l’impegno profuso è sempre stato massimo – conclude la nota – al pari di quello per tutti gli altri 30 comuni a cui è necessario fornire riscontri in un quadro dove le difficoltà finanziarie determinano ritardi inattesi e indesiderati. I tagli perpetrati in questi anni da parte del governo nazionale hanno congelato l’azione amministrativa imprimendole una brusca manovra di arresto.”

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