A Montalbano è polemica sulla Tares

differenziata

È polemica sulla Tares a Montalbano Jonico.

A sollevare l’argomento sono, con una nota, gli attivisti del Movimento 5 Stelle, che chiedono chiarimenti al sindaco su alcune spese sostenute dall’amministrazione negli ultimi mesi.

“Come preannunciato durante banchetti e volantinaggi – si legge in un comunicato – in questi giorni nelle case dei cittadini montalbanesi giungono notifiche di pagamento per la tassa comunale sui rifiuti decisa con delibera di Consiglio Comunale n. 31 del 29/11/2013 (votano a favore: Pontevolpe, Devincenzis, Gentile, Maffia, Pierro, Tauro, Chita, Vizziello, Aliano, Cerulli, Zaccaria; votano contro: Amendola, Di Sanzo, Castellucci; non sono presenti all’importante votazione: Marrese, Gioia, Nesi ).

I più danneggiati sono i nuclei familiari numerosi e la maggior  parte degli esercizi commerciali, tranne ovviamente le “super-protette” filiali bancarie.

Si pagherà fino al 470% in più rispetto al 2012 senza ricevere alcun beneficio economico dalla raccolta differenziata, che ormai arricchisce solo gli imprenditori che gestiscono i rifiuti a dispetto e discapito della popolazione locale costretta a separare a casa ciò che porta guadagno ad altri.

E durante questo difficile periodo per i cittadini montalbanesi, il Sindaco quale iniziative prende?

Finanzia progetti di lavoro che fruttano migliaia di euro ai responsabili dell’ufficio tecnico comunale e, vista la “vetustà dell’impianto”, comunica che la messa in sicurezza del campo sportivo costerà circa 40.000 euro in più rispetto ai 150.000 previsti dal progetto iniziale (come attestano le delibere di Giunta n. 6 del 9/1/2014 e la precedente n. 73 del 7/3/2013).

Ma i tecnici responsabili del progetto iniziale non  erano a conoscenza delle condizioni in cui versava la struttura o hanno sottovalutato il costo dell’intervento? E perché? E a chi è attribuibile lo stato di abbandono dell’impianto sportivo comunale se non agli amministratori e ai tecnici comunali?

 

Ecco  quanto è costato, ad oggi, la gestione dello Stadio comunale

Dal 2007 sono stati spesi circa 50.000 euro per la gestione dello Stadio Comunale (come attesta la delibera di Giunta n. 148 del 17-06-2011 da cui risulta che il Comune ha erogato una somma di compartecipazione pari a 11.940 euro annue all’ente gestore “Sporting Montalbano 1996” dal 11/10/2007 fino al 29/3/2011, per poi passare alla “FCD Atletico Montalbano” nell’ultimo semestre 2011) e altri 190.000 euro (come attesta la determinazione n. 1115 del 2013) per la costruzione di una copertura di un piccolo campo da tennis frequentato da uno sparuto numero di appassionati tennisti. Nel frattempo, migliaia di tifosi  affollano le gradinate del campo sportivo di Policoro durante gli incontri casalinghi della squadra del Real Metapontino

Se al Sindaco interessasse realmente l’incolumità della cittadinanza farebbe di tutto affinché essa potesse rappresentare una priorità per l’amministrazione e si appresterebbe a compiere tutti gli atti dovuti per tutelare la salute dei cittadini.

Invece preferisce  sperperare denaro pubblico per addobbi natalizi ed attività ludiche utili nel  legittimare l’esistenza del forum giovanile  permanente e altre inutili associazioni pseudo-culturali molto vicine all’amministrazione, utilizzate spesso e volentieri per meri fini propagandistici allo scopo di ricercare un consenso elettorale ormai in declino”.

E sulla questione Tares tornano anche i consiglieri comunali Marrese, Nesi, Di Sanzo, Amendola, Gioia, Castellucci che hanno chiesto la convocazione del consiglio comunale straordinario per discutere delle possibili iniziative da intraprendere al fine di rendere più equa la Tares 2013.

“In questi giorni – dicono i consiglieri – si stanno recapitando ai cittadini gli avvisi di pagamento della Tares 2013 e gli stessi cittadini si ritengono vessati dagli insostenibilui aumenti causati dalla applicazione del regolamento Tares. Molti di loro hanno riscontrato diverse incongruenze di calcolo ai fini della applicazione del suddetto regolamento”.
I consiglieri ricorda che “lo stesso revisore dei conti ha evidenziato che il regolamento è stato redatto ‘con criteri meramenti statistici/matematici senza una chiara definizione delle agevolazioni per i nuclei familiari più deboli (…), alcuna descriminante per le diverse (e sempre più scarse) attività produttive'”.

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