“Manomissione esterna all’oleodotto Viggiano-Taranto”

pozzo

In relazione all’evento del 14 novembre scorso sull’oleodotto Viggiano – Taranto, Eni informa che le verifiche effettuate hanno confermato che la perdita è stata causata da una manomissione esterna.

Gli accertamenti sulla condotta, che corre a circa due metri di profondità dal piano campagna, – spiega la nota diffusa dall’ufficio stampa di Eni – hanno riscontrato che la tubazione è integra dal punto di vista strutturale ed è evidente la presenza di un foro praticato con utensile sulla parte della tubazione normalmente protetta da una guaina, dolosamente asportata per poter accedere alla stessa tubazione. Si precisa, inoltre, che il foro mostra una forma assolutamente regolare, praticata probabilmente mediante attrezzature meccaniche come un trapano.

Eni conferma di avere tempestivamente provveduto a comunicare l’evento agli Enti e alle Autorità competenti e, contestualmente, di avere sporto una denuncia – querela presso la stazione dei Carabinieri della stazione competente di Pisticci.

Eni ribadisce l’efficacia e la rapidità dell’attivazione del piano di controllo e sicurezza che ha consentito, tramite l’impiego immediato di numerosi tecnici Eni e di aziende terze, di contenere la fuoriuscita di greggio, che è stata comunque trascurabile.

L’episodio, pertanto, è rimasto confinato alla zona dell’intervento e non vi sono evidenze nelle matrici acqua e suolo.

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