Le ricerche e l’impegno professionale di Maria Luisa Tataranno, neonatologa bernaldese

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Sono davvero tante le eccellenze lucane che riescono a emergere grazie alle loro competenze e capacità. Storie brillanti di talenti che ottengono successi importanti in Italia e all’estero senza però mai recidere il legame con la terra natia.

Tra queste vi è Maria Luisa Tataranno, nata a Policoro ma originaria di Bernalda, 35 anni, neonatologa particolarmente apprezzata per i suoi studi e i risultati ottenuti in anni di impegno in Italia e in diversi paesi europei.

“Mi sono laureata a Siena in Medicina nel 2009 – ha raccontato – specializzata in Pediatria a Siena nel 2015 dopo un’esperienza in Belgio di un anno e mezzo ed altre esperienze lavorative in Toscana e Campania.

Dopo la specializzazione ho lavorato come neonatologa un anno a L’Aquila prima di ricevere un’offerta di lavoro in Olanda, ad Utrecht.

Li ho effettuato una fellowship di 3 anni in neurologia neonatale; ho conseguito un dottorato in Neuroscienze nel 2018 con tesi pubblicata. Faccio ricerca da sempre e ho vinto alcuni grant, per un valore di 200.000 euro

La mia ricerca verte sulle conseguenze neurologiche della prematurità, neuromonitoraggio e neuro-imaging. In particolare l’ultimo progetto finanziato riguarda la possibilità di ridurre lo stress nei bambini prematuri ricoverati in terapia intensiva utilizzando varie tecniche come la musica, la kangaroo care ed il massaggio neonatale”.

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Un lavoro intenso e costante che ha portato alla pubblicazione di 36 articoli su riviste scientifiche del settore, la presentazione dei risultati ottenuti in congressi internazionali svoltisi in Europa, Stati Uniti e Canada e l’ottenimento di importanti premi da parte della comunità scientifica pediatrica.

Maria Luisa Tataranno attualmente lavora come neonatologa al Wilhelmina Children’s Hospital di Utrecht, in Olanda. Un’eccellenza lucana e metapontina che sarebbe bello rivedere all’opera nelle strutture ospedaliere italiane.

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