L’amministrazione comunale di Pisticci sostiene il referendum contro le trivellazioni in mare”

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“L’amministrazione comunale di Pisticci, in coerenza con gli atti prodotti sia dal consiglio comunale e sia dalla giunta in materia di ricerche petrolifere, sostiene e promuove la campagna referendaria il cui obiettivo è l’abrogazione di quelle norme che derogano al divieto di trivellazioni entro le 12 miglia dal perimetro delle aree protette marine e terrestri, per quanto riguarda gli iter autorizzativi già in corso; che cancellano importanti elementi di garanzia e di controllo quali il vincolo preordinato all’esproprio; depotenziano il parere e la partecipazione delle Regioni e degli enti locali ai relativi procedimenti amministrativi e che prevedono tempi più lunghi per le concessioni di esplorazione e di sfruttamento dei giacimenti”.

E’ quanto si legge in una nota dell’amministrazione comunale pisticcese.

“Il Comune di Pisticci – prosegue il comunicato – si è sempre espresso contro nuove ricerche petrolifere in mare e in terraferma ed ha deliberato contro le richieste pervenute dalle varie compagnie petrolifere. Il 28 novembre del 2012, infatti, il consiglio comunale ha recepito le due delibere di giunta, G.C. n. 271 del 28.11.2012 e G.C. n. 286 del 20.12.2012, e ha confermato il “parere sfavorevole alle trivellazioni petrolifere in relazione alle richieste già pervenute e che dovessero eventualmente pervenire da altre Società o Enti al fine della salvaguardia della salute pubblica ed a tutela di tutto il Territorio Regionale”.

Alla base del sostegno al referendum vi è la convinzione profonda che non è più sostenibile una visione dell’economia lucana fondata esclusivamente sul petrolio ma che occorre, da una parte, predisporre un piano energetico che nel medio termine consenta la produzione di energia esclusivamente da fonti rinnovabili e, dall’altra, utilizzare quali leve per lo sviluppo la cultura, il turismo e l’agricoltura che rappresentano ricchezze preziose almeno quanto il petrolio ma che non si esauriscono mai”.

Il comunicato si chiude con l’invito dell’amministrazione ai cittadini di “recarsi presso gli uffici comunali o i banchetti allestiti nelle piazze per firmare il sostegno ai quesiti referendari contro le nuove ricerche di idrocarburi”.

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