La revisione delle circoscrizioni giudiziarie cancella il tribunale di PIsticci


Sembra ormai segnato il destino della sezione distaccata di Pisticci del tribunale di Matera.

La revisione delle circoscrizioni giudiziarie, approvata venerdì in Consiglio dei Ministri, sopprime infatti tutte le 220 sezioni distaccate presenti in Italia, tra cui anche Pisticci.
I tagli delle sedi giudiziarie interesseranno con tutta probabilità anche il tribunale di Melfi mentre sembra salvarsi in extremis, per il momento, la sede di Lagonegro, in virtù della cosiddetta “regola dei tre”, ovvero la presenza di almeno tre tribunali all’interno della stessa regione per garantire la presenza della Corte d’Appello.
Ma se in questi due casi potrebbe esserci qualche speranza di cambiamenti di posizione nel dibattito parlamentare, sembra invece che per Pisticci non ci sia ormai più nulla da fare.
Per il centro jonico si tratta dell’ennesima spoliazione che segue di poco il drastico ridimensionamento del presidio ospedaliero di Tinchi.
Lo stesso Metapontino perde un servizio importante, con tutti i processi che si svolgeranno ora nel Tribunale di Matera.
Inoltre l’amministrazione comunale di Pisticci dovrà trovare un nuovo utilizzo per la ristrutturata ex scuola elementare di via Cantisani, destinata ad ospitare gli uffici del tribunale, per la quale sono stati spesi circa un milione di euro.
Sull’argomento è intervenuto il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo.
Il Ministro Paola Severino non ha esercitato correttamente la delega conferitale dal Parlamento nel predisporre il decreto di riordino dei tribunali tenendo conto delle condizioni orografiche e di dotazione dei servizi, così come era espressamente stato previsto nella legge.
Per questo con durezza chiediamo che nei passaggi parlamentari che il provvedimento dovrà ora fare nelle commissioni parlamentari e poi, nuovamente, a Palazzo Chigi tale incongruenza sia rilevata e corretta per quel che riguarda la Basilicata dove è impossibile non riscontrare le condizioni per la deroga prevista.
E per questa azione, recuperando uno spirito unitario che pure in qualche momento sembra essere stato in forse,  contiamo di poter contrastare l’arroccamento che il governo sta mostrando su questa materia e su altre, prima tra tutte la sanità, non solo sull’azione di tutti i nostri parlamentari, ma anche delle forze politiche nazionali che la congiunta azione delle rappresentanze istituzionali lucane riuscirà a mobilitare”.
Lo stesso De Filippo ha anche interessato della questione il segretario nazionale del Pd Bersani in visita in Basilicata.

Sarà pure un provvedimento epocale, come lo definisce il ministro alla Giustizia Severino, quello che sopprime tutte le sezioni distaccate di Tribunale, tra le quali gli Uffici di Pisticci, oltre ad una cinquantina di Tribunali, ma non per questo giustificato e con motivazioni convincenti e tanto meno condivisibili”: è il commento del vice presidente del Consiglio regionale Nicola Benedetto (Idv) il quale aggiunge che “di epocale ci sarà la negazione del diritto alla giustizia in tempi ragionevoli e con costi contenuti”.

“Non è sufficiente ridisegnare la geografia giudiziaria del Paese come se si trattasse di procedere ad un semplice disegno di confini amministrativi se poi, come nel caso della sezione di Pisticci – aggiunge – non si tiene in debita considerazione la produttività in ordine alle sentenze nel civile e nel penale e un altro fattore non certo irrilevante: il Tribunale di Matera non è in grado di assorbire l’attività giudiziaria che gli sarà trasferita da Pisticci.
Devono pertanto prevalere argomentazioni di carattere giuridico e costituzionale per condizionare il Governo ad approfondire i temi dell’attuale sistema giudiziario regionale che più che di deroghe ha bisogno di approfondimenti e valutazioni non formali”.


Nel ricordare di aver presentato una mozione approvata all’unanimità in Consiglio, con il riferimento anche ai Tribunali di Melfi e di Lagonegro, a sostegno del pacchetto di proposte emerse del Comitato Tribunale di Pisticci per “salvare” gli Uffici Giudiziari dalla scure dei tagli del Ministero”, Benedetto ribadisce “la necessità di affermare il principio di diritto di prossimità della giustizia che può essere realmente garantito solo con la permanenza del Tribunale sul territorio, un presidio giudiziario imprescindibile per il territorio.


“La battaglia non è ancora persa e – continua il vice presidente del Consiglio regionale – il provvedimento del Governo sollecita un’iniziativa più incalzante degli enti locali del Materano sostenuta da Regione e parlamentari.

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