La Regione contro la chiusura dell’Ufficio Scolastico Regionale

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L’assessore regionale alla Cultura e Formazione della Regione Basilicata, Roberto Falotico, ha scritto una lettera ai parlamentari lucani di tutti gli schieramenti per chiedere di mobilitarsi contro l’ipotesi di soppressione dell’Ufficio Scolastico Regionale “perché insieme – si legge nella nota – si avvii un’azione di resistenza della Regione Basilicata all’attuazione di una norma inaccettabile, un gesto e un impegno che assuma il significato di un segnale forte di dignità e difesa dell’identità di questa terra e dei lucani”.

In precedenza, e precisamente lo scorso 2 ottobre, lo stesso assessore aveva inviato una lettera al Ministro sottolineando come la Basilicata sia stata nel tempo già “privata di importanti presidi amministrativi” e stia ora per “subire l’ennesima vessazione a causa dell’applicazione dei criteri di riorganizzazione della struttura amministrativa del Ministero dell’Istruzione, con i quali si prevede la chiusura dell’Ufficio Scolastico Regionale ed il suo accorpamento con quello della Regione Puglia”.

“Una scelta inopinata – sostiene l’assessore – basata su criteri legati esclusivamente alla minore popolazione scolastica lucana, le cui ragioni risiedono purtroppo solo e soltanto in obbiettivi di taglio radicale della spesa pubblica che non tengono in alcun conto né delle specificità e dei bisogni delle realtà locali né di profili di efficienza e buon andamento della pubblica amministrazione.

“Mi appello quindi alla Sua sensibilità e attenzione – aveva scritto l’assessore al Ministro –   perché sia scongiurata l’applicazione di tale norma alla Basilicata e perché la stessa non sia in alcun modo discriminata rispetto ad altre realtà territoriali: ci giunge infatti voce che Liguria, Friuli e Marche, interessate dalla medesima norma, conserveranno la propria autonomia, circostanza che ci conforta sul fatto che possa e debba essere garantita anche alla Basilicata la medesima dignità e considerazione, nel pieno rispetto del principio di eguaglianza dei cittadini e dei loro territori”.

Oggi, non essendo giunta alcuna risposta alla lettera inviata al Ministro, e non essendo nemmeno stato convocato un incontro sulla questione, l’assessore ha invitato i parlamentari lucani alla mobilitazione.

“Ancora una volta – si legge nella lettera – la regione Basilicata si ritrova vittima di una posizione di vulnerabilità che immancabilmente finisce con ingenerare nuova e altra debolezza, spingendo la nostra terra in una dimensione di insopportabile rassegnazione e isolamento, che non deve e non può essere confermata dal silenzio e dall’indifferenza delle istituzioni”.

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