La Provincia di Matera ha approvato il Piano di gestione della riserva dei Calanchi di Montalbano Jonico

Calanchi

E’ stato approvato il Piano di gestione della Riserva naturale speciale dei Calanchi di Montalbano Jonico.

Con L.R. n. 3 del 27/01/2011 è stata istituita la ”Riserva Naturale Speciale Calanchi di Montalabano Jonico ” la cui gestione è demandata alla Provincia di Matera. Con delibera di Consiglio Provinciale n. 57/2012 la Provincia di Matera ha adottato il programma di gestione della Riserva ai sensi dell’art. 4 comma 4 della L.R. n. 3/2011 istitutrice della “Riserva naturale speciale Calanchi di Montalbano Jonico” redatto dai tecnici provinciali in condivisione con il Comune di Montalbano e le associazioni ambientaliste locali.

Il Piano di gestione ha ricevuto il parere favorevole del comitato Ttcnico scientifico regionale espresso a seguito della seduta del 05 giugno 2013.

In seguito si sono tenuti presso il Comune di Montalbano Jonico incontri divulgativi con la presenza di tecnici della Provincia e funzionari della Regione Basilicata, dell’Ufficio parchi biodiversità tutela della natura per illustrare le peculiarità e le caratteristiche della Riserva facendo emergere le principali valenze, prioritariamente quella geologica e paleontologica che caratterizza il territorio la vegetazione e la fauna presente oltre al paesaggio agricolo.

Infine la regione Basilicata, con delibera di Giunta Regionale del 01 dicembre 2015, ha approvato il Programma di gestione, della Riserva naturale speciale Calanchi di Montalbano Jonico redatto ai sensi dell’art. 4 della L.R. n. 3 27/01/2011”. Conseguentemente il presidente della Provincia con apposito Decreto ha preso atto dell’avvenuta approvazione da parte della regione della versione definitiva del programma di gestione.

Ricordiamo che la Riserva naturale speciale dei calanchi oltre agli aspetti naturalistici ha una importanza notevole in relazione ai peculiari aspetti stratigrafico – paleontologici inquadrabili in un preciso contesto di dinamica paleoambientale durante il Pleistocene inferiore-medio. L’insieme dei caratteri cronostratigrafici riconosciuti, che offre l’opportunità di proporre la sezione di Montalbano Jonico come stereototipo del limite Pleistocene inferiore-medio, è indubbia mente l’aspetto scientifico di primaria importanza poichè inserisce la sezione di Montalbano Jonico in un contesto scientifico a livello internazionale

Il presidente della Provincia di Matera Francesco De Giacomo ha esprime viva soddisfazione per il Piano di gestione che vede la sua definitiva approvazione.

“La Provincia di Matera dal lontano 2003 si è battuta per l’istituzione della Riserva dei Calanchi difatti una delle prime Commissioni Consiliari aventi all’ordine del giorno proprio la proposta di istituzione dell’area protetta Calanchi di Montalbano risale al 4 aprile 2003.

Sono passati quindi oltre 13 anni dai primi incontri, manifestazioni e opere di sensibilizzazione che hanno trovato degna conclusione con l’approvazione di questo Piano di Gestione, ma, ancor prima, con l’istituzione della Riserva Speciale dei calanchi di Montalbano anche con il supporto delle amministrazioni comunali che si sono succedute.

Alla luce del successo del percorso che ha portato alla istituzione della Riserva e del suo programma di gestione possiamo dimostrare come tutela ambientale e fruibilità possono coesistere in modo intelligente e che tutelare l’ambiente non vuol dire ingessare lo sviluppo.

Oltre al valore intrinseco dell’area dei calanchi di Montalbano per le varie emergenze scientifiche e paesaggistiche il nostro territorio deve necessariamente puntare all’attrattività turistica salvaguardando le bellezze naturali che lo rendono unico e diverso dagli infiniti luoghi/non luoghi che appartengono alla moderna e spesso selvaggia urbanizzazione”

Il Piano di Gestione della Riserva dei Calanchi individua degli interventi da integrarsi in un quadro territoriale di riferimento che persegue le finalità di: conservazione di specie animali e vegetali, di associazioni vegetali e forestali, di formazioni geo-paleontologiche, di comunità biologiche, di biotipi, di valori panoramici, di processi naturali, di equilibri ecologici; sperimentazione di un nuovo rapporto tra l’uomo e l’ambiente e salvaguardi di tale rapporto con particolare riguardo ai valori antropologici, archeologici, storici, architettonici; promozione di attività di educazione, formazione e di ricerca scientifica anche interdisciplinare, nonché di attività di studio di educazione di informazione e di attività ricreative compatibili.

Il Piano si è voluto “costruire” su consistenti basi di conoscenza pluridisciplinare, non escludendo nuove attività di rilevamento, indagine ed analisi finalizzate alle attività della ricerca scientifica, che proprio nella fase di attuazione del Piano e della gestione dell’are a in generale potranno essere sviluppate.

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