La fragola del Metapontino protagonista all’Agrifil


Il gusto e la qualità della fragola del Metapontino tra le grandi protagoniste dell’Agrifil, il primo salone della filiera agroalimentare e meccanizzazione agricola appena conclusosi a Rimini.

Proprio ad una delle produzioni più importanti della costa jonica lucana è stato dedicato l’ultimo volume della collana “Coltura&Cultura”, realizzata dalla Bayer Crop Science e presentato nel corso dell’ultima giornata della manifestazione fieristica riminese.
La collana, ideata e coordinata da Renzo Angelini, Direttore Marketing di Bayer CropScience, prevede la pubblicazione di 20 volumi monografici dedicati alle più importanti colture presenti in Italia.
Fino ad oggi sono 60.000 le copie diffuse, rivolte non solo agli addetti al settore ma anche ai consumatori, al mondo della scuola e ai ricercatori.
In oltre cinquecento pagine il volume affronta tutte gli aspetti della fragola, dalla costituzione casuale dell’ibrido da cui derivano tutte le specie coltivate oggi alla diffusione in tutto il mondo fino all’analisi degli aspetti nutrizionistici e salutistici.
Insomma un vero e proprio viaggio a trecento sessanta gradi all’interno dell’oro rosso, la più importante coltura della costa jonica lucana.
E alla presentazione del volume non potevano mancare le fragole metapontine delle maggiori aziende agricole della zona, e in particolare la varietà Candonga, la più succosa e gustosa, prodotta con eccellenti risultati dalle aziende dell’area jonica della Basilicata.
Durante la presentazione di Rimini, che ha visto anche l’intervento di Carmelo Mennone, dell’Azienda Sperimentale “Pantanello” di Metaponto, è stato sottolineato come la coltivazione della fragola abbia un valore particolarmente alto, legato ai costi di produzione che, per un ettaro di fragole, si aggirano attorno ai sessantamila euro.
Per questo si deve puntare ad una maggiore promozione del prodotto, che potrà permettergli di essere più competitivo sui mercati nazionali ed internazionali e rispondere alla sempre più pressante concorrenza di paesi come la Spagna e il Marocco.
Il tutto senza dimenticare l’alta qualità del prodotto metapontino, vero punto di forza di una produzione che richiede grandi investimenti ma che sa dare anche risposte sempre più convincenti.

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