Interrogazione di Latronico sul futuro della biblioteca di Matera

biblioteca provinciale matera

“Indubbiamente la soppressione dell’ente Provincia, inserendosi in questo quadro di competenze, richiede una tempestiva e approfondita analisi di tutti gli aspetti gestionali e organizzativi dei sistemi bibliotecari provinciali. Il Ministero condivide la necessità di concertare con gli enti locali soluzioni gestionali valide per l‘intero territorio per la salvaguardia dei sistemi bibliotecari provinciali e ritiene, nello specifico, che le Regioni debbano rivedere con urgenza le rispettive normative al riguardo per ridefinire le competenze istituzionali sui servizi culturali del territorio di pertinenza”.

E’ quanto dichiarato dal sottosegretario ai Beni Culturali,  Ilaria Borletti Buitoni, rispondendo ad una interrogazione presentata dal deputato Cosimo Latronico (Cor) per sapere quali iniziative il Ministero intenda adottare per la Biblioteca ex provinciale di Matera, denominata Tommaso Stigliani, in relazione alla soppressione delle Province disposta dalla cosiddetta “legge Delrio”.

“Al fine dell’adozione del piano di razionalizzazione previsto dalla normativa, – ha spiegato il sottosegretario – il Ministero ha avviato la ricognizione della consistenza bibliografica e della titolarità del patrimonio immobiliare e personale delle Biblioteche provinciali, stimabile, per quanto riguarda la biblioteca di Matera, in circa 250.000 volumi, 34 unità di personale (24 tecnici e 10 amministrativi) , 6. 000 mq di spazio disponibile, per un costo fisso di 1.371.632,83 euro/annui. L’adozione del piano, che prevede il concerto con il Ministro per gli affari regionali e con il Ministro dell’Economia e delle finanze, sentita l’Agenzia del demanio, previa intesa con la Conferenza unificata, è finaIizzata proprio ad assicurare l’effettiva tutela del patrimonio culturale e a garantire la continuità del servizio pubblico di fruizione dello stesso. Nel piano, di prossima adozione, saranno previste le modalità di assorbimento degli Istituti provinciali all’interno del Ministero, mediante trasferimento allo Stato del patrimonio culturale, delle sedi demaniali e del personale provinciale”.

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