Incontro della Coldiretti sulla lotta al caporalato e sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro

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Anche in Basilicata Coldiretti è attiva sul fronte della lotta al caporalato e della prevenzione degli infortuni sul lavoro.

A tal fine sta organizzando una serie di incontri, con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro e con le Questure, nel corso dei quali vengono riportati e discussi i dubbi che gli uffici zonali hanno raccolto direttamente dalle aziende, in merito ai trasporti, ai pagamenti, alla reperibilità di manodopera, i cui risultati vengono successivamente trasferiti ad ogni singola azienda interessata.

Un’iniziativa del genere è stata organizzata anche a Potenza, nella sede regionale di Coldiretti, durante la quale il capo della divisione anticrimine della Questura, Emanuele Bonato, il capo dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza-Matera, Stefano Olivieri Pennesi, il coordinatore dell’area vigilanza, Angelo Romaniello, e i dirigenti degli organi deputati ai controlli finalizzati al contrasto al caporalato ed alla prevenzione degli infortuni sul lavoro, hanno incontrato i dipendenti dell’area lavoro della confederazione agricola lucana, coordinati dal responsabile regionale Vincenzo Ruggieri.

E’ stata l’occasione per discutere dei problemi derivanti dall’applicazione della normativa in fase di ispezione, porre domande, proporre soluzioni e ricevere risposte certe che possano successivamente consentire alle aziende di operare in assoluta tranquillità.

“Gli operatori di Coldiretti, che rappresentano la rete di più stretto contatto con le imprese agricole della nostra regione – ha evidenziato Ruggieri – hanno esposto le difficoltà di applicazione della normativa raccolte negli scorsi mesi direttamente sul territorio ed espresse da imprese desiderose di operare in assoluta legalità. Gli organi ispettivi hanno dato risposte chiare e soluzioni tecniche che significano una sempre maggiore inclinazione alla prevenzione piuttosto che alla repressione. Da tale collaborazione – ha concluso Ruggieri – nasce quel circolo virtuoso che contribuisce alla diffusione di una più generica cultura della legalità”.

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