Il coordinamento “Sos Valbasento” torna in piazza

Valbasento

Il Coordinamento di Associazioni e Cittadini “Sos Valbasento” torna in piazza per sensibilizzare nuovamente la cittadinanza e le istituzioni sul tema sempre attuale delle emergenze ambientali del territorio. L’appuntamento è per l’intera giornata di domani (domenica 11 gennaio) nella piazza Umberto I di Pisticci.

Volontari del Coordinamento incontreranno i cittadini e presenzieranno simbolicamente nei luoghi già scelti per il Presidio permanente dello scorso anno, tra novembre e dicembre.

L’occasione sarà utile per ribadire i temi, tutt’ora attuali, individuati come priorità dal Coordinamento, temi connessi alla richiesta di politiche energetiche in grado di superare un modello estrattivo che, invece, punta all’aumento delle trivellazioni in un territorio, quello lucano, che rischia di essere destinato a diventare definitivamente hub petrolifero nazionale, a causa della proliferazione irresponsabile dei pozzi di petrolio in terra e in mare.

Verrà ribadita, inoltre, la richiesta di verità e trasparenza sull’incidente all’oleodotto Viggiano – Taranto nella zona di Spezzacatene – San Teodoro. A distanza di un mese continuano, infatti, i lavori dell’Eni sui quali sono state chieste più volte informazioni dettagliate alle autorità competenti e che, riteniamo, vadano seguiti con attenzione dagli organi di controllo pubblico, al fine di avere un quadro esaustivo e completo degli interventi di ripristino, messa in sicurezza e bonifica dell’area.

E’ prossima, infine, la convocazione del tavolo tecnico sui reflui della Valbasento. L’organo, composto a livello regionale, dovrebbe questa volta fornire i dati analitici di approfondimento sui reflui petroliferi inviati dalla Val d’Agri, particolarmente attenzionati in seguito alla divulgazione di dati Arpab comprovanti la presenza di radionuclidi in alcuni campioni. Dopo il rinvio del mese scorso, si attende adesso di conoscere analisi approfondite e dettagliate sui reflui del petrolio lucano.

Il Coordinamento, nel ribadire che la sostenibilità ambientale in Valbasento è fortemente compromessa dai cicli produttivi impattanti del passato, ma anche da attività del presente, ha chiesto più volte “un netto cambio di vision sulle prospettive di sviluppo dell’area, che non può continuare ad essere la pattumiera dei rifiuti petroliferi lucani e dei rifiuti speciali dell’intera nazione, visti i termini molto ampi dell’Autorizzazione ambientale concessa alla società Tecnoparco, sia in fatto di codici Cer sia di quantitativi destinati a gravare ancora su una zona dalla quale riteniamo, invece, occorra iniziare a togliere pressione ambientale.

In questo senso, il Coordinamento condivide la delibera unanime del Consiglio comunale di Pisticci con la quale si “chiede alla Regione Basilicata di intimare a Tecnoparco la sospensione del trattamento dei reflui industriali esterni alla Valbasento”, anche per la “delicata situazione ambientale già esistente in quel sito”.
Questa delibera, come anticipato subito dopo il suo voto, sintetizza le posizioni delle istituzioni cittadine e del Coordinamento di Associazioni e Cittadini, due componenti di forte rappresentatività del territorio le cui richieste meritano ascolto e considerazione.

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