Il Consiglio di stato sblocca il Bonus idrocarburi

Sembra essere arrivata ad una conclusione la querelle amministrativa sul “Bonus Idrocarburi”, la card che consentirà ai lucani di avere circa novanta euro da spendere per l’acquisto di carburante.
Dopo l’annuncio, nel mese di giugno, dell’erogazione del bonus, fortemente voluto dagli esponenti lucani del Popolo delle Libertà, come una tegola era, arrivata, a fine luglio, la decisione del Tar del Lazio di sospendere il provvedimento.
Una decisione maturata a seguito di un ricorso della Regione Veneto, legata all’assenza, nel decreto interministeriale del 12/11/2010, di compensazioni per le regioni che, pur non essendo sede di giacimenti petroliferi o di gas, ospitano comunque rigassificatori.
Come il Veneto per l’appunto.
Sembrava tutto sospeso fino a data da destinarsi e invece, mercoledì sera, è arrivata l’ultima notizia, quella legata al Consiglio di Stato.
La massima corte amministrativa ha infatti sbloccato l’erogazione dei circa trentotto milioni di euro destinati al cosiddetto “bonus benzina” per gli automobilisti della Basilicata e delle altre sei regioni italiane dove si estraggono petrolio e gas.
Una decisione presa in accoglimento di un ricorso dei ministeri dell’Economia e dello Sviluppo Economico, che ha annullato l’ordinanza con cui lo scorso luglio il Tar aveva congelato il Fondo, istituito ai sensi della Legge Sviluppo 99/09 per finanziare uno sconto sui carburanti agli abitanti delle Regioni interessate alle estrazioni di gas e quelle petrolifere.
Alla base della decisione di rovesciare l’ordinanza di promo grado la posizione della Regione Veneto, che pur ospitando un rigassificatore e rientrando tra i beneficiari della misura, comunque non ha sul suo territorio attività petrolifere e quindi non contribuisce attivamente al Fondo, che viene alimentato da un’apposita maggiorazione delle royalty sulla produzione di greggio e gas.
Dunque il Consiglio di Stato ha stabilito che l’erogazione del bonus debba proseguire, anche per non danneggiare le regioni interessate, mentre è stata rinviata al prossimo marzo una valutazione dell’effettiva fondatezza delle richieste del Veneto.
Nessuno stop, quindi, per le procedure di distribuzione delle card con il bonus: dopo lo step della presentazione delle domande, conclusosi lo scorso 24 settembre, si passa adesso alla verifica dei dati dei richiedenti e alla consegna delle card, che avverrà presumibilmente nei prossimi mesi.

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