Coronavirus: “indagine epidemiologica a San Giorgio Lucano per consentire una ripartenza più sicura”

tampone coronavirus

“L’indagine epidemiologica avviata dalla Regione Basilicata nei comuni di Tricarico, Irsina e parte di Grassano, nonché già conclusa nel comune di Moliterno, rappresenta l’unica arma a nostra disposizione per poter sconfiggere il virus, mappare l’intero territorio e poter ripartire con maggiore sicurezza. Sarebbe impensabile chiedere di avviare immediatamente lo screening sierologico in tutta la Regione, comprendendone le ovvie difficoltà. Ciò non toglie che l’indagine epidemiologica in tutto il territorio regionale vada fatta il prima possibile”.

Lo scrive in un comunicato Pasquale Labollita, segretario dei Giovani Democratici di Policoro e membro della segreteria regionale Gd.

 “A tal fine – prosegue Labollita – dopo i 4 comuni dichiarati “Zone Rosse”, il prossimo nel quale dover effettuare lo screening, per forza di cose, deve essere San Giorgio Lucano.

Benché non sia stato dichiarato “Zona Rossa” ed il principale focolaio sia scoppiato in una struttura chiusa al pubblico, San Giorgio Lucano è, in numeri assoluti, il terzo comune, insieme a Moliterno e dietro solo a Matera e Potenza, ad aver registrato il più alto numero di contagi. Se si considera il rapporto casi riscontrati – popolazione totale, risulta il primo comune in tutta la Basilicata.

Alla luce di ciò ed in virtù delle tante sollecitazioni ricevute da parte di numerosi cittadini, certo dell’accoglimento delle stesse da parte degli Organi regionali preposti, chiedo alla Regione Basilicata di avviare l’indagine sierologica nel comune di San Giorgio Lucano, non appena conclusosi lo screening nelle ormai ex “Zone Rosse”, onde consentirne una ripartenza più sicura e facilitare la mappatura di un comune, attualmente tranquillo, ma potenzialmente a rischio”.

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