Comitato Terre Joniche: "Anche la Puglia deve avere l’ordinanza"

Non si ferma il Comitato in Difesa delle Terre Joniche.

Nonostante sia stata firmata l’ordinanza ministeriale per la Basilicata, necessaria per dare inizio ai lavori di ripristino dei territorio dopo la terribile alluvione del primo marzo scorso, il comitato ha preso atto che “l’ordinanza per la Puglia non è stata ancora firmata”, e per questo ha deciso di continuare lo sciopero della fame che aveva interrotto, fin quando anche il decreto per la Puglia non sarà attuato.
Una decisione condivisa da tutti i manifestanti che, nei giorni scorsi, si erano riuniti in presidio permanente presso le Tavole Palatine di Metaponto, al confine proprio tra la Basilicata e la Puglia, nei territori più colpiti dall’esondazione dei fiumi Bradano e Basento.
A intraprendere il nuovo sciopero della fame saranno il portavoce del comitato Terre Joniche, Gianni Fabbris, con l’assessore Leonardo Galante ed il consigliere di minoranza Enzo Giannico del comune di Ginosa ed il vicesindaco di Bernalda, Massimiliano Cospite.
Il Portavoce ed i tre amministratori “proseguiranno lo sciopero fino a che non potrà essere letta l’ordinanza per la Puglia in assemblea da una delle donne del Comitato”, come è già avvenuto per quella della Basilicata.
Non si ferma quindi la lotta del Comitato che, ricordiamo, è sempre stato un comitato interregionale e per tanto fin quando i diritti della vicina Puglia non saranno rispettati, non potrà ritenersi soddisfatto.
Al momento sembrerebbe che l’ordinanza per Puglia non sia stata firmata per un problema tecnico.
Si attende quindi di conoscere gli eventuali sviluppi di una vicenda che ormai da quasi nove mesi coinvolge moltissime famiglie che nell’alluvione hanno perso tutto.

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1 commento

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