Colobraro: Successo meritato per "Sogno di una notte…a quel paese"

Senza ombra di dubbio, va a “Sogno di una notte…a quel paese” il titolo di evento principe dell’estate metapontina.
Lo spettacolo teatralizzante, allestito tra i vicoli e le viuzze di Colobraro, ha confermato il grande successo dell’estate 2011, ed ha ottenuto grandi consensi e record di pubblico anche durante questa edizione, raggiungendo l’apice massimo di spettatori venerdì 17 agosto.
La manifestazione che si concluderà venerdì 31 agosto, sarà riproposta anche a Policoro il 1 settembre presso i Giardini Murati durante la Notte dei Colori. 
Gli attori, quasi tutti di Colobraro, diretti dal direttore artistico Giuseppe Ranoia, ironizzano nel percorso teatralizzato sulla leggenda seconda la quale nominare il piccolo centro sinnico porterebbe sfortuna. 
Per questo durante il viaggio, tra i meravigliosi vicoli di Colobraro, vengono riproposte in chiave ironica, diverse scene tutte legate alla magia, alla superstizione. 
Non mancano quindi, le fattucchiere, le maghe in grado di togliere il malocchio, funerali finti caccia sfortuna. 
Il tutto legato da un’unica parola, magia.
Ma cos’è veramente la magia? 
Essa è in grado di dare verità assolute?
Sono le domande che al termine del viaggio, nella scena finale, il filosofo Giordano Bruno pone a tutti gli spettatori.
Spettatori che, se fino a quel momento, hanno riso e scherzato della superstizione si trovano al termine del viaggio a fare i conti con essa. 
La magia esiste davvero? 
E’ significativo che per un secolo Colobraro ha dovuto fare i conti con delle superstizioni nate dalla cattiveria di qualcuno, dicerie fondate sul nulla.
Ed è dalla cattiveria, che bisogna stare lontani, non dalla bellezza di un Paese, Quel paese, che di magico, come ben detto dagli attori della rappresentazione, ha solo le atmosfere, i panorami e i vicoletti che, per una stupida superstizione, in tanti non hanno mai visto.
La forza di questo spettacolo è proprio questo, l’amore dei colobraresi per il loro paese, per il loro territorio. 
 E questo amore si vede nell’impegno del sindaco Andrea Bernardo, del direttore artistico, Giuseppe Ranoia e di tutti gli attori che hanno meritato ampiamente questo successo.

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