Cittadini attivi chiamano a raccolta tutte le associazioni per la manifestazione

In riferimento alla mobilitazione popolare NON FAREMO MORIRE ROSALBA UNA SECONDA VOLTA, proseguono senza sosta gli appelli organizzativi alle associazioni, ai movimenti e ai cittadini che hanno sete di verità e giustizia a partecipare alla marcia notturna di 40 km da Bernalda a Matera, che partirà lunedì 26 settembre dalla cittadina jonica terminando il 27 con un presidio davanti al Tribunale di Matera.
Si rammenta che la mobilitazione organizzata dal Comitato Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto è stata determinata dalla superficialità delle indagini condotte sin’ora dalla Procura della Repubblica di Matera per la morte di Rosalba Pascucci, avvenuta poco più di un anno fa presso l’Ospedale di Policoro per presunta malasanità subito dopo aver dato alla luce due gemellini.
Come anche riportato stamane sulla stampa quotidiana la famiglia Buongiorno-Pascucci contesta alla Procura il fatto di aver indirizzato le indagini esclusivamente su due medici dell’Ospedale: il ginecologo che effettuò il taglio cesareo e il medico di guardia.
Rosalba morì dopo alcune ore dall’intervento per shock emorragico aggravato sicuramente dall’incuria e forse dall’inadempienza dell’intera équipe di guardia operante nella notte tra il 7 e l’8 settembre 2011, che probabilmente si sommarono ai deficit strutturali/organizzativi sicuramente emersi dalle ispezioni ministeriali ed inspiegabilmente ancora secretati.
A tutto ciò è da aggiungere l’abbandono al proprio destino sia di Andrea, marito della vittima, che dei tre figlioletti in tenerissima età.
Non un aiuto, una sola busta di latte o un pannolino sono stati mai dati loro dall’ASM (Azienda Sanitaria del Materano), malgrado i proclami e le rassicurazioni rese dai dirigenti sanitari della stessa di fronte alle telecamere e ai giornalisti all’indomani della morte della giovane mamma bernaldese, fortunatamente sopperiti dall’immediata mobilitazione di parenti, conoscenti, amici che continua tutt’ora.
Per Rosalba oltre al danno si è aggiunta anche la beffa!
Il Comitato lotterà strenuamente affinchè fatti simili non accadano più, non solo nella provincia di Matera, non nuova ad inquietanti depistaggi quando si tratta di accertare la verità per gravi fatti accaduti agli umili cittadini, ma anche nel resto d’Italia.
Mai come in questo momento è necessaria una mobilitazione popolare affinchè sia resa giustizia non solo per Rosalba, ma anche per le tante altre vittime di malasanità.
Spesso si muore due volte: la prima per fatalità, e la seconda per l’azione e gli insabbiamenti perpetrati da procure dedite più a coprire le responsabilità e gli interessi di alcuni potenti che ad accertare la cruda verità.


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