Chiusura Genio Civile Matera, lettera di Stella


Lennesimachiusuradiunpresidiostatalenelmaterano,previstoperdicembre, sollecitailpresidentedellaProvinciadiMatera,FrancoStella,chehascrittoalministrodelleInfrastruttureeTrasportiCorradoPassera,alministrodellaPubblicaistruzioneeSemplificazioneFilippoPatroniGriffiealpresidentedellaRegioneVitoDeFilippo:LarazionalizzazionedellaspesacheconnotevoleimpegnoedeterminazioneilGovernostaperseguendonellinteressedelPaesestamaturandodecisionieprovvedimentinonsemprefunzionaliallosviluppodeiterritori.
CasoemblematicosileggenellanotarisultailmateranochenegliultimiannisièvistoprivaredipresidistrategiciacominciaredallachiusuradellasededellaBancadItalia,passandoperlasoppressionedeltribunalediPisticci,perilriordinodellAmministrazioneprovincialefinoadarrivareallachiusuradellasedediMateradelGeniocivile,conilconseguentetrasferimentodi21dipendentipressolasedediBari.
Un ultimo decisivo sacrificio, imposto alla popolazione locale, che pregiudica l’unità e la coesione territoriale, con gravissime ripercussioni sul piano sociale, civile ed economico, a beneficio di ipotesi di risparmio non meglio chiarite. In definitiva, la spendingreview rischia – evidenzia Stella – di trasformare un principio di buon governo come quello della corretta gestione della spesa pubblica nello strumento di spoliazione di quei ruoli e di quelle funzioni che la Costituzione attribuisce agli enti locali proprio a garanzia dei servizi alle comunità.
La previsione di dismissione dell’ufficio operativo di Matera del Provveditorato alle Opere pubbliche, con tutti gli aspetti relativi alla mancata comunicazione ai dipendenti, insidia ulteriormente il presente di questa provincia che, a fronte di una responsabilità di stato che la vede in prima linea nel perseguimento degli obiettivi che ha maturato il Ddl. 95/2012 2012 convertito con modifiche nella Legge 135/2012, non può perdere il diritto alla sopravvivenza e allo sviluppo.
Pertanto, alla luce delle preoccupazioni sin qui evidenziate, si auspica un ripensamento della ipotesi di trasferimento presso la sede di Bari dei 21 dipendenti, e il mantenimento dell’ufficio di Matera.”

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