Cestari (ITALAFRICA): Le aspettative del G20 a Matera

L’iniziativa dei sindaci di Bari, Antonio Decaro, e di Matera, Domenico Bennardi, con l’ intesa siglata nei giorni scorsi per la definizione e la realizzazione di azioni strategiche condivise in materia di promozione turistica e culturale della “macroregione Bari-Matera” a poco più di un mese degli eventi del G20 a Matera è un bel segnale di cosa può fare la cooperazione istituzionale con al centro l’area del Mediterraneo. Per questo, contestualmente all’emergenza sanitaria da affrontare con priorità, aiutando i Paesi della sponda africana del Mediterraneo nella campagna vaccinale e all’emergenza immigrazione che si va intensificando, i meeting dei Ministri degli Esteri e della Cooperazione Internazionale dei “Grandi della Terra” a Matera possono rilanciare, in una nuova ottica, i progetti e i programmi di interventi per l’economia e lo sviluppo dei Paesi Africani. Ad affermarlo è il Presidente della Camera ItalAfrica Alfredo Cestari.

Le aspettative del G20 a Matera – continua – toccano diversi ambiti. Da quello della promozione dell’area appulo-lucana che si prepara alla ripartenza del turismo specie culturale e all’attrazione di investimenti mettendo al centro le opportunità della Zes Jonica, a quello degli scambi commerciali con l’altra sponda del Mediterraneo di cui il porto di Taranto è l’approdo naturale sino ad investimenti di imprese italiane del Sud in Africa.

Partendo dalla necessità di utilizzare al meglio il G20 per rilanciare l’attrattività del Mezzogiorno – riferisce Cestari – ItalAfrica sta lavorando da tempo per la promozione delle ZES di Puglia-Basilicata, Campania e Calabria.
La strategia proposta è di operare a favore dello sviluppo delle Regioni del Sud a rischio spopolamento con una serie di progetti di investimento di grandi dimensioni utili a creare nuovi posti di lavoro e condizioni di vita migliori per i residenti. Al centro le proposte di  “Sud, polo magnetico”, che in sintesi consiste nel mettere a disposizione del sistema economico, produttivo e istituzionale il prodotto delle analisi socio-economiche quale strumento di supporto alla individuazione di nuovi mercati per le imprese del Sud che si trovano davanti una realtà trasformata dalla crisi e nella quale sono chiamate ad operare con maggiore competitività. In questa nuova sfida, di portata epocale per il nostro sistema economico-produttivo, Sud Polo Magnetico cerca di rappresentare un punto di riferimento per il mondo delle imprese e delle professioni operanti nel Sud del Paese mettendo a disposizione esperienze più che trentennali di imprenditori e professionisti che hanno garantito con passione civile e coscienza sociale la loro adesione a questo progetto. Un luogo, uno strumento, un nodo nella rete dello sviluppo in grado di realizzare relazioni virtuose tra gli attori dello sviluppo (istituzioni politiche e finanziarie, imprese, professionisti, ecc.) A partire dal sistema degli incentivi sia per il settore pubblico (Piano Junker) che per quello privato (Sistema di aiuti alle imprese).

Sull’immigrazione è positivo l’impegno del ministro degli Esteri Luigi Di Maio a riprendere il dialogo con i paesi dell’Africa mediterranea, ma è indispensabile che il dossier sia affrontato dall’Unione Europea nel suo complesso. Il punto, infatti, non riguarda soltanto la distribuzione dei migranti tra i vari paesi dell’UE, ma più in generale la cooperazione allo sviluppo e le politiche di partenariato tra l’Europa e i Paesi del continente africano, che in questa fase sono oggetto di negoziato per la programmazione 2020-2027 e di cui sarebbe fondamentale incrementare le risorse a disposizione”, ha sottolineato il presidente della CdC ItalAfrica centrale. “Bisogna mettere in campo iniziative sinergiche non solo nei paesi da cui partono le navi dirette verso l’Italia e l’Europa, ma soprattutto negli Stati dell’Africa centrale da cui spesso prendono il via i “viaggi della speranza” di decine di migliaia di giovani. Con iniziative di cooperazione mirate ed efficaci, che coinvolgano non solo gli Stati, ma anche le aziende, è possibile ridurre sensibilmente i flussi, creando occupazione in loco ed evitando ai paesi africani la perdita di capitale umano e intellettuale indispensabile al loro sviluppo economico e civile. Tutto questo ci aspettiamo dal G20 a Matera”, ha concluso Cestari.

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