Bombe d’acqua tra Tursi e Sant’Arcangelo. Coldiretti preoccupata

maltempo

Pomeriggio di temporali mercoledì in molte aree della Basilicata.

Piogge copiose associate a vento forte hanno causato tanti danni, in questo periodo dove, oltre agli ortaggi in pieno campo e al fieno, a soffrire di più sono i seminativi prossimi alla raccolta.

I danni maggiori si sono registrati in un’area che va da Tursi a Sant’Arcangelo, soprattutto in Contrada Monte, dove al forte vento e alla pioggia si è unita una grandinata che ha letteralmente allettato campi di cereali, soprattutto orzo e avena.

“Investire nella prevenzione – chiede Coldiretti – è quindi sempre più urgente ed i cambiamenti climatici in atto non devono rappresentare un alibi per una regione come la Basilicata, dove tutti i suoi 131 comuni presentano aree a rischio idrogeologico, secondo il Report del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio “Rischio idrogeologico in Italia”.

Non è quindi solo un problema di mancato raccolto.

L’aver inserito il Piano irriguo nazionale in una delle quattro linee di intervento delle risorse del Fondo europeo di Sviluppo Rurale riconosce la necessità di intervenire prioritariamente nella stabilità idrogeologica del territorio nazionale, anche perché gli studi evidenziano che le bombe d’acqua causano i danni più gravi nei pressi degli argini, dove purtroppo si continuano ad autorizzare costruzioni”.

La Basilicata rappresenta in Italia uno degli esempi più negativi per la perdita di suolo agricolo: secondo uno studio della Coldiretti, infatti, la nostra Regione negli ultimi 30 anni ha perso il 17,1 per cento della propria superficie agricola.

Si è passati infatti da 626.339,43 ettari del 1982 a 623.530,00 del 1990, a 537.515,85 del 2000 e infine a 519.127,33 del 2010, con una percentuale di variazione 1982/2010 del -17,1, 1990/2010 del -16,7, 2000/2010 del -3,4.

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