Bernalda: Indagine della GdF sul Consorzio “Felandina”, 18 persone segnalate

FelandinaIl Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Matera ha svolto una serie di complessi accertamenti di natura amministrativa, a seguito di delega d’indagine della Corte dei Conti della Basilicata, sulla vicenda afferente i contributi pubblici percepiti, ai sensi della Legge 488/1992, dal Consorzio Industriale “La Felandina” che avrebbe operato in agro di Bernalda (MT), individuando responsabilità di carattere amministrativo in capo a soggetti appartenenti sia alla Pubblica Amministrazione, sia ad enti e società coinvolte a vario titolo nei fatti.

In passato, nell’ambito di indagini delegate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, il Reparto aveva già accertato numerosi reati rientranti nelle fattispecie di “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” e “malversazione a danno dello Stato”, artt. 640 bis e 316 bis del codice penale (oltre ai correlati reati fiscali di “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti” ed “emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”, di cui agli artt. 2 e 8 del D.Lgs. 74/2000) in quanto gli indagati, mediante artifizi e raggiri, attestarono falsamente la sussitenza dei presupposti richiesti dalla legge per la concessione dei predetti contributi.

In tal modo furono indebitamente erogati e percepiti finanziamenti per oltre 14 milioni di euro che furono, non già destinati agli investimenti programmati per creare 630 nuovi posti di lavoro nel metapontino, bensì utilizzati per scopi diversi da quelli consentiti.

Attraverso gli accertamenti esperiti in campo amministrativo sono state individuate significative responsabilità addebitabili sia ai funzionari della “banca convenzionata” che ha curato il progetto, sia al funzionario responsabile della “Direzione Generale per il Coordinamento degli Incentivi alle Imprese” del Ministero delle Attività Produttive (ora Ministero dello Sviluppo Economico) che ha reso possibile l’erogazione di buona parte del contributo, sia ai legali rappresentanti dello stesso Consorzio “La Felandina”, promotori del progetto.

In particolare, i funzionari della “banca convenzionata”, attraverso l’omesso controllo tecnico amministrativo della documentazione presentata dal citato Consorzio per l’Accordo di Programma con il Ministero, hanno permesso che fosse erogata la prima tranche del contributo, cagionando un cospicuo danno all’Erario.

Gli accertamenti hanno inoltre interessato l’operato del Direttore Generale pro tempore della “Direzione Generale per il Coordinamento degli Incentivi alle Imprese” del Ministero delle Attività Produttive, organismo ministeriale deputato a veicolare e validare i progetti presentati dalle aziende attraverso le banche convenzionate.

Anche in tale frangente sono stati riscontrati comportamenti connotati da particolare noncuranza dell’interesse della P.A. e da superficialità nell’applicazione delle norme di diritto nell’esame della relazione valutativa, palesemente lacunosa, presentata dalla banca convenzionata a supporto del progetto avviato dal Consorzio “La Felandina”.

Sono state infine esaminate sotto il profilo amministrativo le singole posizioni delle imprese costituenti il nominato Consorzio e sono stati accertati numerosi ed articolati artifizi contabili finalizzati a dimostrare il possesso dei requisiti essenziali per la stipula del Contratto di Programma tra Ministero e Consorzio e, successivamente, per riscuotere indebitamente il contributo concesso.

I comportamenti, connotati da colpa grave, dei funzionari della banca convenzionata, del funzionario ministeriale e dei legali rappresentanti del Consorzio “La Felandina” e delle singole società che lo componevano, hanno cagionato un danno all’Erario quantificabile in € 14.220.698,41.

Sono stati pertanto segnalati all’attenzione del Magistrato contabile di Potenza, Dott. Ernesto Gargano, ben 18 persone fisiche (tra i quali un funzionario del Ministero per lo Sviluppo Economico, due funzionari della banca convenzionata e i rappresentanti legali del Consorzio “La Felandina” e delle società che lo componevano) e 13 persone giuridiche (tra le quali la banca convenzionata, lo stesso Consorzio “La Felandina” e le società che lo componevano).

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