Anno sempre più stellare per il cinema “Made in Puglia”

cinema puglia

Il 2019 è un anno sempre più “stellare” per il cinema made in Puglia, con l’alternarsi di prestigiosi artisti, registi e produttori – nazionali e internazionali – su tutto il territorio regionale, accolti con la consueta professionalità dagli esperti dell’Apulia Film Commission e con l’entusiasmo caloroso delle comunità locali.

Il 2019 è, infatti, l’anno del ritorno per Matteo Garrone che, dopo “Il racconto dei racconti” (2015), ha ambientato in Puglia il suo “Pinocchio”, con un cast eccezionale capitanato dal premio Oscar Roberto Benigni nei panni di Geppetto. Ma è anche la prima volta in Puglia di Carlo Verdone con “Si vive una sola volta” e di Luca Medici, in arte Checco Zalone, che, con “Tolo Tolo”, segna il suo esordio da regista. In questa prima parte del 2019, non si possono dimenticare pellicole come “Lo Spietato” di Renato De Maria(produzione Netflix), “Non sono un assassino” di Andrea Zaccariello e “Il grande spirito” di Sergio Rubini accolti con grande entusiasmo dal pubblico del Bif&st. In queste settimane, inoltre, sono in fase di lavorazione anche le serie tv “Fratelli Caputo” di Alessio Inturri e “Il commissario Ricciardi” di Alessandro D’Alatri. E ancora “Cops” di Luca Miniero, “Odio l’estate” di Massimo Venier, con il trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, e “Spaccapietre” di Gianluca e Massimiliano De Serio.

Senza trascurare la “regina” del cinema internazionale Sophia Loren, tornata a girare in Puglia a quasi trent’anni da “Sabato, domenica e lunedì” di Lina Wertmüller (1990), sul set di “La vita davanti a sé”, diretto dal figlio Edoardo Ponti.

Tutto ciò è reso possibile grazie al grande investimento sul tema del cinema e dell’audiovisivo che Regione Puglia ha posto al centro delle proprie politiche culturali (PiiiLCulturainPuglia) e anche turistiche (Puglia365), quale asse strategico per lo sviluppo dell’intera filiera industry, ma anche per la promozione del brand Puglia, quale destinazione turistico-culturale.

Nell’ambito di tale strategia di sistema, l’Apulia Film Fund ha conosciuto uno sviluppo clamoroso e, per certi versi, inaspettato, a ulteriore conferma della grande attrattività, a livello nazionale e internazionale, della Puglia. E così, in poco più di un anno, Regione Puglia e Fondazione Apulia Film Commission, hanno già raggiunto l’obiettivo del budget di 10 milioni di Euro di finanziamenti per il Film Fund, inizialmente stanziati per l’intero triennio 2018/2020, a valere sugli aiuti alle Piccole Medie Imprese della Cultura e della Creatività previsti dal POR Puglia 2014-2020.

Per tali ragioni Regione Puglia e Apulia Film Commission intendono lanciare una nuova fase nella evoluzione dello strumento Apulia Film Fund, che ne faccia una misura strutturale, efficace, accessibile, anche in vista della nuova programmazione dei fondi strutturali europei 2021-2027.

Dunque, non si tratta semplicemente di rifinanziare una misura che ha assolto egregiamente alla sua funzione, ma di proiettarla strategicamente in una prospettiva che ne faccia il grimaldello per trattenere le produzioni sul territorio, puntando sulla prestazione di una serie di servizi industry ad alto valore aggiunto – fino alla post-produzione digitale – e alla realizzazione di strutture idonee a ciò dedicate: dalla riorganizzazione della rete dei Cineporti, alla implementazione di un vero e proprio sistema di teatri di posa sull’intero territorio regionale, all’apertura dell’Apulia Film House in Fiera del Levante e della sede distaccata in Puglia del Centro Sperimentale di Cinematografia presso il Polo Biblio-Museale di Lecce.

E così, al fine di rendere ancora più attrattiva la misura, contestualmente al rifinanziamento del Fondo, in misura sufficiente a soddisfare la domanda del mercato, si intendemodificare e rifunzionalizzare il bando, allargandolo a nuove categorie (a partire dalla Virtual Reality), integrando nuovi formati e percorsi narrativi, aumentando i massimali e soprattutto semplificando, efficientando e velocizzando procedure e rendicontazioni, attraverso un’integrale reingegnerizzazione e digitalizzazione delle modalità di accesso al Fondo.

Per consentire di realizzare questo restyling dell’Apulia Film Fund, dopo l’ultima sessione del 15 agosto 2019, seguirà una pausa tecnica fino a gennaio 2020, quando sarà lanciato il nuovo “APULIA FILM FUND 2020”.

Nel frattempo, non ci si ferma, ma si continua a lavorare sui progetti filmici già presentati nel corso delle sessioni 2019 e al lancio di un’altra importante derivata dell’Apulia Film Fund. Dopo il Social Film Fund sviluppato con la Fondazione per il Sud, è in pista di lancio l’Apulia Development Fund, annunciato con grandi aspettative all’ultimo Festival del Cinema di Cannes. L’obiettivo è rinnovare l’immaginario pugliese, con racconti più nuovi e autentici, con un criterio di funzionamento invertito rispetto al Film Fund: con il fondo di sviluppo sarà infatti centrale la storia autenticamente pugliese, mentre verrà meno il vincolo sulla territorializzazione delle spese. Le categorie finanziate saranno CINEMA, SERIE TV, DOC e ANIMAZIONE e verrà rimborsato il 70% delle spese di sviluppo del progetto con riguardo sia alla parte creativa (spese per acquisto diritti, autori, scrittura, sceneggiatura, creativi, storyboard, modellazione, etc), sia alla parte produttiva (spese di partecipazione a forum di coproduzione, mercati, etc).

Accanto a queste rilevanti novità, Regione Puglia e Fondazione Apulia Film Commission comunicano che sono stati resi pubblici gli esiti della valutazione dei progetti relativi alla I sessione 2019 dell’avviso pubblico Apulia Film Fund 2018/2020, finanziati a valere sull’ azione 3.4 “Competitività delle piccole e medie imprese” del POR Puglia 2014-2020, Asse prioritario III “Interventi di sostegno alle imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo”.

Questi i numeri: 3 coproduzioni internazionali, 3 registi e 1 impresa di produzione pugliese, con una percentuale pari al 54% di lavoratori pugliesi occupati nei diversi set. Tra le domande pervenute, sono stati scelti 10 progetti filmici, alcuni dei quali hanno da poco terminato le riprese, altri tuttora in lavorazione o in procinto di iniziare le riprese nelle prossime settimane. Si tratta di 5 lungometraggi, 2 serie tv, 1 documentario e 2 cortometraggi con un finanziamento totale pari a 2.644.534,08 di Euro, per un impatto preventivato sul territorio di oltre 6,6 milioni di euro.

Le riprese delle 10 produzioni finanziate toccano buona parte del territorio regionale. Cinque sono i lungometraggi, a iniziare dalle tre coproduzioni internazionali: “Il pendolo” (prodotto da Maiora Srl) di Aureliano Amedei (398.910,00 Euro), “The food club” (Lume Srl) di Barbara Rothenborg (250.000,00 Euro); “Semina il vento” (Okta Film Srl) del regista pugliese Danilo Caputo (157.714,00 Euro). La cinquina dei lungometraggi si completa con “Per il resto tutto bene” (Agidi Due Srl) di Massimo Venier (399.000 Euro); “Rumore” (Gagarin Srl) di Nicola Telesca (75.733,00 Euro).

Due, invece, sono le serie tv: “Fratelli Caputo” (Ciao Ragazzi Srl) di Alessio Inturri (430.200,00 Euro); “Il commissario Ricciardi” (Clemart) di Alessandro D’Alatri (831.979,00 Euro).

Due anche i cortometraggi finanziati: “La sposa” (Bunker Lab Srl) diretto dal pugliese Dario Di Viesto (40.000,00 Euro); “La luce oltre la gabbia” (Ambrosini Mediagroup Srl) diGiovanni Ambrosini (28.995,00 Euro). Infine, il documentario “I Sud invisibili” (dell’Associazione pugliese Muud) del regista pugliese Corrado Punzi (27.000,00 Euro).

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