A Tursi raccolta firma per la seconda farmacia


A Tursi, un comitato di liberi cittadini ha raccolto le firme necessarie per portare all’attenzione del Consiglio comunale la vicenda della seconda farmacia cittadina. Il governo Monti, ha recentemente creato le condizioni perché nelle piccole realtà, come appunto Tursi, venisse obbligatoriamente istituita la seconda farmacia. L’Amministrazione comunale, dopo vicende alterne, ha deliberato per ubicare la nuova sede farmaceutica nella frazione cittadina di Panevino, a soli 5 chilometri dalla fornitissima Policoro, ma a ben 15 km dall’abitato di Tursi.
I cittadini, a norma dell’art. 47 dello Statuto Comunale, il quale prevede testualmente: “Sulle proposte che siano sottoscritte da almeno 300 titolari del diritto di partecipazione deve pronunciarsi l’organo elettivo competente entro novanta giorni dalla presentazione”, hanno ampiamente superato il limite previsto statutariamente, raccogliendo 601 sottoscrizioni, in soli 13 giorni.
La proposta che i cittadini hanno avanzato è: 
1-che la sede della istituita seconda farmacia nel territorio del Comune di Tursi, venga ubicata in Via Roma dell’abitato di Tursi, nei pressi del numero civico 200, e non nella frazione Panevino. 
2-che la Delibera di Consiglio Comunale n. 19 del 24/09/2012, con la quale è stata individuata la sede della nuova farmacia nel borgo/frazione di “Panevino” in agro di Tursi, venga rettificata con l’ubicazione su indicata.
Il Consiglio comunale di Tursi dovrà ridiscutere entro 90 giorni l’ubicazione della seconda farmacia cittadina.
Il portavoce del comitato, Antonio Di Matteo, ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto: “Dopo pochissimi giorni di raccolta firme, abbiamo già superato il limite richiesto. 
Venerdì 16 novembre la raccolta è stata chiusa e i moduli sono stati protocollati in Municipio. 
I cittadini tursitani hanno lanciato un forte monito agli amministratori: la nuova farmacia dovrà essere a Tursi, nella parte alta della centralissima via Roma, al servizio dei popolati rione Europa e rione Costa. Si spera che gli attuali amministratori cittadini si dimostrino buoni intenditori della volontà popolare.”

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