A Policoro “Spazio Impresa”, nuovi modelli per una sostenibilità culturale

Spazio Impresa Locandina

Sabato e Domenica, 27 e 28 luglio, presso il Centro Polifunzionale “Don Vincenzo Grossi” nella zona Lido di Policoro, a partire dalle 17,30 si svolgerà l’evento “Spazio Impresa – Multimedia Camp, Archeosperimentazioni, Ambiente, Turismo, Arte e Artigianato” organizzato dall’associazione Novecento in collaborazione con Archeoart-Basilicata, Consorzio Iris, Studio Dichiara, Siforim e patrocinato dal comune di Policoro e dall’Associazione Nazionale Archeologi (ANA).

Spazio Impresa si articola nelle seguenti attività:

1) Convegni-seminario sui nuovi modelli di impresa volti a stimolare un dibattito “partecipato” che coinvolge gli addetti ai lavori, i comuni cittadini e i professionisti che a vario titolo legano le loro esperienze lavorative al mondo imprenditoriale;

2) Laboratori artigianali dimostrativi e archeosperimentazioni curati dagli allievi del corso di Alta Formazione in “Esperto in processi di Archeologia Sperimentale e Tecnologie Tradizionali” svolto quest’anno presso le strutture didattiche del Centro Polifunzionale “Don Vincenzo Grossi”;

3) Stands con esposizione di materiale informativo e didattico, proiezione di filmati e  documentari sulle nuove forme di fruizione e comunicazione del Territorio e sulle energie alternative;

4) Percorsi enogastronomici e culturali con spazi dedicati ad aziende agricole, fattorie didattiche, turistiche ed artigiane.

“La crisi socioeconomica in atto – si legge nella nota della cooperativa sociale Archeoart – produce un dibattito sui modelli di impresa generando culture, valori e consumi nuovi.

Non è, infatti, come si pensa, solo il calcolo economico a ispirare le scelte dei consumatori nel mercato attuale, ma sono bisogni crescenti di benessere e soddisfazione.

Dal cibo alla tecnologia, c’è bisogno di simboli, esperienze, icone emotive forti. Idee, aziende e prodotti nei nuovi scenari di mercato, mettono l’ecologia al centro di un sistema economico alternativo basato sulla riduzione dell’uso delle risorse, sul riuso e sul riciclo dei materiali, dell’acqua e dell’energia.

Un particolare rilievo, oltre ai settori tradizionali in fase di rinnovamento, assumono oggi quelle realtà che operano nel settore del Turismo Culturale, delle Nuove Tecnologie, dell’Archeologia Sperimentale, dell’Artigianato Artistico, dell’Enogastronomia.

Occorre tornare a radicarsi nel territorio e nelle culture locali, rendersi utili per le persone aiutandole a crescere, proporre emozioni autentiche, valori forti, etica.

E occorre essere più flessibili nell’offerta, sia semplificandola (e abbassando i prezzi), sia arricchendola di nuovi contenuti distintivi.

L’evento Spazio Impresa è volto alla diffusione di temi che riguardano scelte imprenditoriali rispettose dell’ambiente e della qualità del lavoro, di progetti imprenditoriali che immettono sul mercato prodotti innovativi e sostenibili: dall’agricoltura ai settori dell’industria e dei servizi, dall’energia all’information technology.

Sarà posto l’accento sull’insostenibilità del modello economico dominante e nel contempo verrà messo in luce il profilarsi di opportunità di modelli progressisti sul piano sociale ed ecologico, ostacolati tuttavia dalle forze conservatrici che cercano di ristabilire la loro egemonia intellettuale non appena si profila qualche segnale di ripresa.

Dopo l’analisi delle cause della crisi, Spazio Impresa vuole costituire un luogo di confronto dove si offrono proposte concrete per un modello di sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, finanziario e ambientale, dove si evidenziano casi di alleanze tra imprese e comunità, tra ambiente e nuovi modi di vivere che possono traghettarci verso un territorio più attrattivo e competitivo, dove la green economy sposa le vocazioni territoriali e tiene insieme le tradizioni con la tecnologia.

L’evento punta su qualità, ricerca e conoscenza per produrre un’economia più sostenibile e innovativa che si apre ai mercati extraregionali rinsaldando i legami con il territorio, facendosi forte della coesione sociale e del capitale umano.

Oggi ogni offerta significa anche qualcosa di più: i prodotti culturali si radicano nel territorio e da astratti diventano concreti, le offerte per il tempo libero diventano occasioni di scambio e condivisione, il cibo è memoria delle origini e occasione per stare insieme, il turismo è esperienza.

Non è solo un’attitudine autoconsolatoria: è il passaggio dal consumo di prodotti e servizi alla fruizione di esperienza sulle cui basi le imprese potrebbero costruire un nuovo, anche se non facile, rapporto di fiducia con i consumatori.

L’offerta ha sempre preteso di governare la domanda, ma questa ora esige rapporti paritari, favoriti anche dallo sviluppo del web 2.0: per questo il focus si sposta dall’offerta di beni materiali alla proposta di benessere per le persone.

Quando la gente è ignorante, è soggetta all’autorità.

Ma quando si accultura sviluppa senso critico, partecipazione, attenzione, curiosità e un bisogno forte di etica, intesa come rispetto degli altri, e di sostenibilità, intesa nel senso più ampio e come rispetto delle generazioni future.

Il concetto di “sostenibilità” è la chiave dell’innovazione.

Sostenibilità culturale significa rispetto delle diversità, e cercare non un’integrazione impossibile ma un’inclusione capace di creare coesione sociale.

Sostenibilità sociale significa garantire sicurezza, salute, istruzione.

Sostenibilità ambientale significa preservare il pianeta nel tempo.

Sostenibilità economica significa capacità di generare valore nel tempo, mettendo a punto strategie di medio-lungo periodo e abbandonando le cieche logiche di profitto a breve che hanno dato origine a una spirale al collasso.

Ma oggi l’offerta non sa rispondere al bisogno di sostenibilità.

Non c’è progetto nella politica: mentre le persone chiedono protezione, tutela, visione, partecipazione, la proposta politica appare sfuocata, priva di etica, corrotta e incapace di perseguire obiettivi forti e tali da generare coesione nazionale.
Da dove ricominciare?

Per esempio, dalle magnifiche risorse che rendono grande il nostro territorio  e che da sole basterebbero a posizionarlo come luogo del desiderio per il resto del mondo: Alimentazione e cibo, Tecnologie, Arte e cultura, Turismo, Ambiente e Territorio”.

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