A Policoro nasce “Edigrafema”

 

Edigrafema

Una scelta controvento e consapevole quella di Edigrafema, casa editrice nascente che da Policoro vuole prendere parte al delicato processo verso l’affermazione di una cultura condivisa. Non solo in Basilicata. Ambizioso il programma delineato dal presidente della Cooperativa editoriale, Antonella Santarcangelo, giovane lucana cresciuta alla Palomar, la pugliese di ispirazione calviniana che prima della scomparsa del suo fondatore, Gianfranco Cosma, ha valorizzato il panorama librario italiano ed europeo con esclusive pubblicazioni. 

“Un desiderio coltivato a lungo quello di tornare nella mia terra d’origine per dare vita ad un progetto editoriale di ampio respiro”, ha dichiarato Santarcangelo. “Sono tante, probabilmente troppe, le difficoltà con cui ci si scontra, soprattutto partendo dal Mezzogiorno, quando si pensa ad iniziative legate all’universo culturale, ma il gusto della sfida alimenta l’entusiasmo e l’aspirazione di prendervi parte”, ha precisato. E ancora: “Pensare i libri, affinché anche attraverso scelte o non scelte di pubblicazione si possa indagare il nostro tempo e costruire l’identità della casa editrice, è il primo insegnamento di matrice einaudiana che porto con me in quest’avventura, accanto al desiderio di dar voce a quanti, con gli autori e le loro storie, arricchiscono la complessa filiera editoriale, dai redattori, ai grafici, ai fotocompositori. Sogno di poter trasmettere il diletto, l’emozione, il profumo che un libro porta con sé”. 

L’agenda editoriale sarà definita da una serie di collane e progetti che dalla narrativa all’inchiesta giornalistica, dalle pubblicazioni universitarie alla fumettistica fino alla sperimentazione di linguaggi e voci del sociale contribuiscano a fare di Edigrafema una realtà dinamica, interprete e animatrice del suo tempo. 

Una scommessa imprenditoriale, dunque, ma ancor più un chiaro tentativo di alimentare quel fermento intellettuale che in ogni luogo si nutre di libri. “Edigrafema – ha concluso il neoeditore – vuole farsi circolo di personalità e idee, strumento di riflessione critica sulla realtà, megafono di un presente che utilizza la memoria storica per tracciare e comprendere i possibili scenari futuri”. Non resta che attendere l’opera prima.

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